Un
po’ di storia
Lo sviluppo e la produzione di farmaci
per combattere il cancro ebbe inizio dopo la grande
crisi del 1933.
Dopo quel tragico evento che segnò
duramente la storia dell'umanità, le facoltà
universitarie di medicina furono costrette a dover
accettare i finanziamenti delle industrie farmaceutiche
per continuare ad esistere in quanto la crisi era
talmente profonda che non avrebbero potuto sopravvivere
con gli scarsi finanziamenti pubblici.
L'industria farmaceutica è sempre
stata alla ricerca di nuovi ritrovati per accrescere e
sviluppare la propria industria, ovviamente tralasciando
qualsiasi trattamento naturale (seppur efficace) in
quanto utilizzabile da tutti.
Andò quindi sempre più crescendo
un'industria dedita alla creazione di nuove molecole
chimiche brevettabili per incrementare il proprio
Business.
La storia della chemioterapia moderna
per la cura delle neoplasie si riferisce, quindi, agli
studi compiuti sulle prime armi chimiche utilizzate
nella Prima Guerra Mondiale.
I primi farmaci chemioterapici,
infatti, derivavano dalle mostarde azotate (derivanti
dalla iprite). La chemioterapia è quindi una sostanza
tossica che, in quantità controllate, aiuta il contrasto
delle neoplasie.
Si spiegherebbe, in tal modo, la
provata efficacia di altri veleni utilizzati per
contrastare i tumori (veleno di scorpione, amigdalina,
ecc.).
Essenzialmente, quindi, le fortune di
Big Pharma e di Farmacina si basano su un potentissimo
veleno che fu utilizzato per la prima arma di
distruzione di massa.
Ma la chemioterapia serve davvero?
Il giro di denaro che si è creato
attorno a questa iniziale potentissima tossina è
inimmaginabile.
Nel mondo ci si cura quasi
esclusivamente con la chemioterapia che ha raggiunto un
giro d'affari (oltre 7.000 miliardi di dollari) poco
meno del PIL della Cina (dati 2014) e si contrastano,
osteggiandole in tutti i modi, le cure che realmente
guariscono l'individuo dal cancro e da una moltitudine
di malattie che Farmacina, con i suoi potentissimi
veleni non è in grado di curare.
E' stato dimostrato da vari studi
effettuati da veri medici (che menziono nel mio libro)
che la chemioterapia non cura il cancro.
Può soltanto fare in modo che la massa
tumorale regredisca in maniera variabile da individuo ad
individuo.
In uno di questi studi, infatti, si
evidenzia che malati di cancro che non hanno utilizzato
la chemioterapia avevano tre o quattro volte più
possibilità di sopravvivenza rispetto a chi la usava.
Certamente se l'avvelenamento, tramite
chemioterapia o altri veleni, fosse l'unica opzione,
allora varrebbe, forse, la pena di tentare di tutto. Ma
tutti questi veleni non curano, consentono solo la
regressione della malattia.
Esistono, per fortuna, terapie
naturali (Gerson, Breuss ed altri, ad esempio, dei quali
parlerò in un altro post) che curano guarendo quasi
tutte le malattie conosciute (compreso quelle
autoimmuni).
Eppure, questo non può essere detto
perchè Farmacina non lo consente, perchè si
intaccherebbe questo business multimiliardario che deve
crescere continuamente sulla pelle dei malcapitati.
Pensate se invece che utilizzare la
chemioterapia si iniziasse ad utilizzare altri veleni:
veleno di scorpione o l'amigdalina (acido cianidrico)
presente nei semi amari di molti frutti (pesche,
albicocche, mandorle amare, mele, etc.).
Ovviamente non iniettatevi veleno di
scorpione e non ingerite quantità importanti di questi
semi amari.
Quindi la questione chemioterapica si
ridurrebbe a due sole considerazioni: siamo ingannati in
maniera conscia o inconscia? Realmente le cure del dott.
Max Gerson, di Rudolf Breuss, di Catherine Kousmine, di
Arnold Erhet e molti altri non hanno alcun effetto?
Oppure esiste una reale cospirazione
nel voler tenere nascoste e mistificare quello che sono
realmente queste CURE che sono le uniche che curano
realmente.
Infatti, non è la terapia Gerson o
quella della dott.ssa Kousmine che cura ma lo è
unicamente la Natura.
Il nostro corpo si autoguarisce se
solo ne ha la possibilità e questi metodi forniscono una
guida per ritrovare lo stato naturale dell'organismo. Di
questo non si può neanche parlare, chiedetevi il perchè?
Sono davvero terapie così terribili e inefficaci?
La chemioterapia antineoplastica (la
chemioterapia) ebbe inizio negli anni quaranta con il
primo utilizzo e di farmaci antagonisti dell'acido
folico. Da allora lo sviluppo e la produzione di farmaci
per combattere il cancro esplosero in una industria
multi-miliardaria.
Gli albori della moderna chemioterapia
del cancro possono essere ricondotti direttamente alla
introduzione delle armi chimiche durante la Prima Guerra
Mondiale da parte della Germania.
Tra gli agenti chimici utilizzati,
particolarmente devastante era il cosiddetto gas
mostarda. Sebbene bandite dal protocollo di Ginevra nel
1925, l'avvento della seconda guerra mondiale destò
preoccupazioni per la possibile reintroduzione delle
armi chimiche.
Preoccupazioni che portarono alla
scoperta appunto della mostarda azotata come trattamento
efficace per il cancro. Due farmacologi, Louis S.
Goodman e Alfred Gilman, furono reclutati dal
Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di allora
per studiare potenziali applicazioni terapeutiche di
agenti fino ad allora usati nella guerra chimica.
Goodman e Gilman osservarono che l'iprite era un agente
troppo volatile per essere adatto ad esperimenti di
laboratorio.
Così sostituirono una molecola di
azoto allo zolfo trovando un composto più stabile nella
mostarda azotata.[1]
Nel giro di un anno dall'inizio di
questa ricerca un raid aereo dei tedeschi a Bari, in
Puglia,[2] espose più di mille persone al carico segreto
della nave statunitense John Harvey, composto di bombe
al gas mostarda.
Il Dr. Stewart Francis Alexander, un
tenente colonnello esperto di armi chimiche, fu poi
incaricato di indagare sulle conseguenze.
Le autopsie delle vittime rivelarono
che era occorsa una profonda soppressione dei linfomi e
dei mielomi in seguito all'esposizione al gas.
Nella sua relazione il Dr. Alexander
ipotizzava che il gas mostarda potesse dunque essere
messo a frutto nel contribuire a sopprimere la divisione
di alcuni tipi di cellule cancerose.[3]
1 Allen B. Weisse, Medical Odysseys: The Different and
Sometimes Unexpected Pathways to Twentieth-Century Medical
Discoveries, Rutgers University Press, 1991, p. 127
2 Vedi Bombardamento di
Bari
3 Jie Jack Li, Laughing
Gas, Viagra, and Lipitor: The Human Stories behind the
Drugs We Use, Oxford University Press, 2006, p. 8,.
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