LAVAGGIO EPATICO

 Gaia Straus (2018)

Lavaggio Epatico

VI PRESENTO IL LAVAGGIO EPATICO RISCOPERTO DA  HULDA REGEHR CLARK

(PROCEDURA PERFEZIONATA DA ANDREAS MORITZ NEL SUO LIBRO)

Se avete figli o parenti con malattie strane, rare e/o incurabili provate, oltre a seguire una dieta simil-Gerson, lo Zapper di Hulda Regehr Clark, ma quello professionale che scansiona tutte le frequenze dei vari agenti patogeni, dal momento che le nostre cattive abitudini alimentari fanno sì che la malattia si evidenzi poi attraverso l’azione di tali agenti.

Il lavaggio epatico non è soltanto indicato per chi ha manifestato problemi accertati di calcoli biliari, ma in generale è benefico per tutti i soggetti.

Si pensa che oltre la metà della popolazione sia affetta da questa patologia, specialmente nelle società opulente occidentali.

Descrivo nel modo più sintetico possibile il lavaggio epatico:

LAVAGGIO EPATICO (perfezionato da Andreas Moritz)

Dal lunedì al sabato mattina si consiglia di bere un litro al giorno di estratto o centrifugato di mela (per ammorbidire e ridurre i calcoli), da distribuire a piacimento durante la giornata (ultimo litro da bere nella mattinata di sabato). È preferibile evitare, nella settimana, tutti i cibi che affaticano il fegato (cibi di origine animale, zuccheri, latticini, grassi, ecc.) e, possibilmente, mangiare solo frutta e verdure.

SABATO

  • Nella mattinata, bere l’ultimo litro di succo di mela ed effettuare un clistere con almeno 1,5 litri di acqua o, in alternativa, di caffè o camomilla.

  • Far bollire un cucchiaio di caffè/camomilla (biologici) per ogni mezzo litro d’acqua per alcuni minuti (da 3 a 15)  da trattenere, possibilmente, per almeno 12/15 minuti. Utilizzare gli appositi dispositivi per enteroclismi reperibili in farmacia (non le pompette).

  • Il clistere andrebbe anche ripetuto dopo il lavaggio (magari nella sera di domenica o, comunque, entro tre giorni). Il clistere vi consente di visitare meno frequentemente il bagno durante il lavaggio;

  • Ore 14:00 – non mangiare o bere dopo le due del pomeriggio. Se non si osserva questa regola potreste provare disagio più avanti. Preparare i sali di Epsom (facilmente reperibili su internet) sciogliendo 4 cucchiai (circa 60/80 gr.) in una brocca con 720 ml d’acqua. Bisognerebbe ottenere 4 porzioni da 180 ml ciascuna badando a mescolare bene il composto (non preoccupatevi di eventuali lievi eccessi di sali, non compromettono il risultato);

  • Ore 18:00 – bere il primo bicchiere (180 ml) del contenuto della caraffa. Chi non sopportasse il sapore amaro, può tappare le narici o tenere una fetta di limone in bocca, o, ancora, aggiungere qualche goccia di limone alla soluzione.

  • Ore 20:00 – ripetete l’operazione con il secondo bicchiere di sali. Lo svuotamento dell’intestino varia da soggetto a soggetto, quindi si consiglia di avere un bagno sempre vicino. Non ritardate l’assunzione delle 20:00. È importante attenersi agli orari.
  • Ore 21:50 – spremete due pompelmi rosa (circa 200 ml), metteteli nel frullatore con mezza tazza di olio extravergine di oliva (circa 100 ml) e frullate per pochi secondi fino ad ottenere un composto omogeneo;

  • Ore 22:00 – bevete il composto di pompelmo e olio mantenendo una posizione eretta. La dott.ssa Regehr Clark consiglia di prendere 4 capsule di orninita per facilitare il sonno mentre si beve il miscuglio (chi non avesse problemi di sonno può evitarle).

  • Sdraiarsi immediatamente appena finito di bere (tenete il bicchiere sul comodino per fare prima) e restare per almeno venti minuti in questa posizione senza alzarsi per facilitare l’espulsione dei calcoli. Se avete necessità di evacuare fatelo secondo bisogno e dopo andate a letto. Dormite a pancia in su, con il busto leggermente rialzato e con la testa in alto sul cuscino.

DOMENICA

  • Ore 06:00 – bevete il terzo bicchiere di sali badando a non alzarvi dal letto prima dell’ora indicata. Dopo, potrete rilassarvi leggendo o tornare a letto se avete sonno, sebbene sia meglio mantenere il corpo in posizione eretta.

  • Ore 08:00 bevete l’ultimo bicchiere di sali di Epsom. Da adesso in poi comincerete ad evacuare con maggiore frequenza. Questa attività può proseguire nella mattinata e anche nel pomeriggio (varia da soggetto a soggetto).

  • Se volete verificare l’uscita dei calcoli potete mettere un colino, o altro dispositivo, nella tazza. I calcoli biliari sono di colore verde, simili a piselli, e di varia grandezza. Quelli di colore marroncino contengono anche altre sostanze (calcio, ecc.).

I giorni indicati sono, naturalmente, intercambiabili. Se lavorate il fine settimana, potete farlo qualunque altro giorno. Si consiglia vivamente di effettuare il lavaggio epatico durante la settimana di LUNA NUOVA o, quanto meno, non in quelle di luna piena.

Bene, la procedura è finita.

Dopo due ore, se non resistete di più, potete assumere qualche succo di frutta. Più gradatamente riuscite a riprendere il consumo di pasti (preferibilmente vegetali) meglio sarà. Ricordate che avete appena evitato un possibile intervento chirurgico senza effetti indesiderati (almeno si spera) e senza menomazioni e costi.

PRIMO MESE



               

SECONDO MESE



      


TERZO MESE



       


Il lavaggio epatico del QUARTO MESE ha avuto similare un risultato similare a quello del terzo ma non è stato documentato.




Il lavaggio epatico del QUINTO MESE non ha prodotto l’espulsione di calcoli biliari.

SESTO MESE



         

SETTIMO MESE

(fotografie mancanti)

OTTAVO MESE




DECIMO MESE




UNDICESIMO MESE




DODICESIMO MESE





Secondo le esperienze di Hulda Regehr Clark e Andreas Moritz si possono continuare ad espellere calcoli biliari dalla cistifellea e dai dotti biliari fino a otto o nove mesi e bisogna attendere almeno due mesi senza l’espulsione di calcoli prima di interrompere la sequenza di lavaggi epatici per ripeterli, poi, una o due volte l’anno.

Nel caso esposto si sono espulsi calcoli per 10 mesi con una interruzione al 5° mese e all’8° mese. Il 12° mese si trattava di poltiglia verdastra. Bisogna attendere almeno 2 mesi consecutivi senza espulsione di calcoli per ritenere la cura terminata. Per mantenere l'organismo pulito è consigliabile ripetere la procedura ogni sei mesi o un anno.

 

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