LE CURE PROIBITE

 

Gaia Straus (2018)

Questa sezione del sito è dedicata alle cure che sono intenzionalmente boicottate e nascoste ai più.

Il presente capitolo è tratto per gran parte dal comunicato Andromeda 49/1998 ed in parte dai siti naturpedia.it, mednat.org, disinformazione.it e da altri siti web (ai quali rivolgo il mio personale plauso per il lavoro svolto nella divulgazione delle verità nascoste e la mia gratitudine per l’impegno nello svelare la grande bugia) o generato direttamente dall’autrice.

Ritengo che gran parte dei personaggi menzionati in questa sezione del sito debbano essere rivalutati alla luce della GRANDE MENZOGNA.

Il solo fatto di ricordarli è certamente un ottimo metodo per non dimenticarli e per onorarne la vita e/o la memoria.

Questa sezione vuole anche essere un riferimento per chi, disgustato da Farmacina (associazione tra Big Pharma e soggetti pubblici e privati), preferirebbe piuttosto rinunciare alla vita piuttosto che entrare in un luogo di avvilimento gestito dalla stessa, con la certezza di non ricevere cure mediche ma farmaciniche.

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A titolo di curiosità, provate a digitare su YouTube le cure proibite e vedrete cosa esce fuori.

Questo a testimonianza che la grande bugia vacilla, forse come non ha mai vacillato finora, e l’avvento di internet potrebbe essere la novità che darà la spallata definitiva, se Farmacina non si inventerà qualche stratagemma prima che accada (oltre quelli che utilizza già nel tentativo di depistare e confondere chi si avvicina per la prima volta alla naturopatia).

Questo evidente atteggiamento (a chi ha occhi per vedere), come indico chiaramente nel mio primo volume di questa collana, si evidenzia anche in tutte le altre scienze/materie dove è implicato il dio denaro (energia, politica, guerra e persino la religione).

Tuttavia la madre di tutte le bugie può CERTAMENTE essere identificata nella bugia spirituale legata all’esistenza dei nostri fratelli extraterrestri (gli Angeli dei tempi antichi). Infatti, esiste, logicamente, un patto di ferro per occultarne la presenza per poter continuare a mantenerci “schiavi”.

Descriverò dettagliatamente il tremendo inganno (svelato chiaramente da Eugenio Siragusa) nel prossimo volume di logicamente e lo anticiperò nelle pagine di questo sito ed in video che spero di produrre quanto prima.

 

AUTORI E CURE

 

ALBERT - Biotron (anni ’90)

Personaggio assai perspicace perché ha intuito molto presto che con Farmacina non ci si poteva confrontare e ha deciso di utilizzare uno pseudonimo sotto il quale si cela, anche a causa delle persecuzioni intraprese nei suoi confronti. Albert è un ingegnere italiano inventore del BIOTRON, un dispositivo grande come un pacchetto di sigarette che invierebbe messaggi elettromagnetici ai tessuti permettendo loro di ricostruirsi in modo normale e dunque di eliminare le cellule tumorali. Numerosissime sarebbero le sue relazioni sui casi clinici trattati e le sue comunicazioni scientifiche costantemente ignorate. Un dossier su di lui è stato pubblicato dall’Associazione ARPC (Associazione Ricerca e Prevenzione del Cancro: presidente Alberto Mondini).

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ALESSIANI Aldo (1925-1999) - Acqua  (anni ’90)

Si tratta di un medico romano che avrebbe messo a punto una cura antitumorale basata su un prodotto naturale a costo zero chiamato appunto l’Acqua di Alessiani. Sembra che informò dei suoi risultati positivi il ministro della Sanità dell’epoca (De Lorenzo) e che fu poi convocato il 29 luglio 1993 da un sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Roma che a detta dell’interessato gli fece capire che a continuare su quella strada poteva rimetterci la pelle. La sua ipotesi, formulata già nel 1981, si basa sulla considerazione del tumore come una malattia da carenza e che la sua incidenza vada di pari passo con l’aumento della statura media della popolazione. Nella sua acqua sono disciolti dei terricci ricchi di sostanze naturali che non assumiamo più attraverso l’alimentazione. Un dossier su di lui è stato pubblicato dall’Associazione ARPC (Associazione Ricerca e Prevenzione del Cancro: presidente Alberto Mondini).

Anche questa esperienza è la prova e la dimostrazione che ci troviamo di fronte a un cartello mafioso facente capo a Big Mafia ramificato in tutto il mondo e con connessioni invisibili ma forti e persistenti.

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ARMSTRONG John W. - Urinoterapia (anni ’40)

Si tratta di un medico che, assieme ad altri innumerevoli terapeuti, avrebbe raccolto, nel 1944, una lunga serie di casi da lui curati con un antico sistema: l’urinoterapia, una terapia, cioè, basata sull'assunzione, interna ed esterna, della propria urina. In questi ultimi anni numerosissimi altri sono stati i libri pubblicati sull'argomento.

Suppongo che in questo caso l’urina abbia la funzione di una sorta di vaccino che ci immunizza dalle nostre stesse malattie presenti nel momento dell’assunzione. Vi è anche una teoria similare con l’omeopatia dove si prende un cucchiaino di urina e si versa in una bottiglietta da 0,5 l, poi si riempie per metà, si sciacqua e si butta via, ripetendo la procedura per tre volte, e poi si beve in quantità omeopatica (forse questo tipo di terapia sarebbe più accettabile da chi non ha stomaco forte).

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BARONI Padre Vittorio (1911-1990) - Fitoradioestetica (anni ’90)

Si tratta di un sacerdote  che avrebbe operato per molti anni tramite la fitoterapia e la radiestesia applicate all’indagine diagnostica. Si dice che abbia conseguito importanti risultati scoprendo delle proprietà ancora sconosciute di alcune piante. In concomitanza, avrebbe sviluppato una spiccata sensibilità radiestesica che ha esercitato in modo particolare nella diagnosi e nella cura dei mali del secolo e in particolare del cancro. Ha scritto un volume dal titolo Dodici piante per i mali del secolo nel quale descrive le proprietà terapeutiche di: alloro, bardana, cipresso, robbia, assenzio, pervinca, calendula, bosso, colchico, tuia, ombelico di Venere e ginepro.

Si tratta di una interessantissima cura che si raccorda con quelle di René Caisse, Hoxsey e altri.

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BARTORELLI Alberto - Uk 101 (anni ’90)

Si tratta di un medico e professore universitario che studiò un prodotto anticancro a cui diede il nome di Uk 101. L’Uk101 si distinse nei contesti scientifici nel 1995 e può essere ascritto alla categoria degli immunoterapici. Si tratta, infatti, di una proteina che contrasta la patologia tumorale, con risultati particolarmente positivi nei tumori della mammella e del colon. Ovviamente, anche questo rimedio fu aspramente osteggiato. Venne comunque ammesso alla sperimentazione grazie all'interessamento di un ministro della Sanità (Guzzanti) di un insolito livello intellettuale e morale. Mercoledì 24 dicembre 1997 il direttore del quotidiano La Repubblica, a proposito del caso Di Bella, dichiara: “Trent’anni fa un altro medico, anzi un veterinario, Liborio Bonifacio, notò che le capre non avevano tumori e distribuì in giro un suo siero. Dire che venne fortemente osteggiato è un eufemismo, eppure è soprattutto grazie alle sue intuizioni che oggi c’è la sperimentazione dell’Uk 101”.

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BEARD John (1858-1924) - Enzimi (anni ’70)

Si tratta di un medico  che sperimentò per primo un trattamento del cancro mediante enzimi digestivi. Kelley, terapeuta americano (non medico) degli anni ’70, ne promosse l’utilizzo attraverso un trattamento a base di dosi massicce di enzimi pancreatici che vengono tuttora utilizzati nella terapia Gerson. A partire da queste premesse il dr. Nicholas Gonzales, di New York, ha sviluppato quella che lui definisce terapia metabolica individualizzata, con la quale sembra ottenere dei risultati positivi. Altri prodotti a base di enzimi utilizzati nella cura del cancro sono due preparati tedeschi: Carzodelan e Wobe-Mugos.

Nella terapia Gerson sono utilizzate giornalmente oltre alla pancreatina altri integratori e vitamine come il Lugol (iodio), l’estratto di fegato, la soluzione di potassio, la niacina, la vitamina B12 e altro.

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BENETTI Roberta (anno 2010)

Si tratta di una ricercatrice italiana che ha scoperto, insieme ai colleghi dell’Università di Udine, alcune molecole che bloccherebbero la proliferazione tumorale. Tali molecole, aggredendo soltanto le cellule malate, potrebbero rappresentare una valida alternativa alla chemio e alla radioterapia. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Cancer Research dell’American Association for Cancer Research. La domanda è: può essere brevettato? Se sì, potremmo aver trovato la cura per il cancro che sta bene a Farmacina. Tuttavia, ci sono 7.000 miliardi di dollari di ragioni che mi fanno pensare che anche questa sarà boicottata.

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BONIFACIO Liborio (1908-1983) - Siero di Bonifacio (anni ’60)

Si tratta di un medico veterinario (1908-1983) originario di Montallegro (AG) che nel 1950 ideò un farmaco antitumorale, ricavato dalla ghiandola del sigma colon dei caprini. Inizialmente fu ignorato dalla scienza e dalla medicina ortodossa che guardavano con sufficienza e diffidenza la sua scoperta che sembra abbia curato migliaia di malati. La sua esperienza è stata oggetto di inchieste giornalistiche e comunicazioni scientifiche e ogni volta si è dovuto ammettere che qualcosa di prezioso, nel Siero Bonifacio, c’era. Nel 1970 il ministero della Sanità fu finalmente costretto a prendere in considerazione i risultati ottenuti e a sperimentare il siero, il quale però, probabilmente, mette in crisi troppi interessi economici, scientifici e di prestigio; cosicché la sperimentazione, che per avere valore avrebbe bisogno di mesi e mesi di analisi e prove, viene invece (a detta dei suoi sostenitori) liquidata in 15 giorni. L’esito è quindi negativo e sembra siano morte un paio di persone dopo la sua somministrazione. La cura di Bonifacio si relaziona all’Uk 101 e al prodotto dell’oncologo Giuseppe Zora.

È come leggere un libro già scritto, sempre la stessa strategia ripetuta all’infinito, e ancora voi credete alla balla del non scientificamente provato? Non fidatevi! Sperimentate!

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BRADLEY COLEY William (1862-1936) - (primi del ’900)

Si tratta di un medico considerato come il padre della immunoterapia antitumorale. Utilizzò per circa 40 anni un cocktail di tossine batteriche (Serrata Marcescens e Streptococcus Pyogenes) nella terapia del cancro, ottenendo remissioni nel 45-50% dei casi. Tali tossine provocavano una forte reazione febbrile nei pazienti, che ne stimolava le difese immunitarie. La sua terapia è finita nel dimenticatoio e nessuno la utilizza più.

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BRADSTREET Jeff
(1954-2015) - GcMAF

Il GcMAF del dott. Bradstreet gli è probabilmente costato la vita. Apparentemente è efficace non solo contro l’autismo ma anche contro il cancro. Sembrerebbe che la morte del dottore fosse necessaria per salvaguardare il business di Farmacina. Infatti, se così semplicemente si potesse guarire dal cancro, 7.000 miliardi di dollari andrebbero in fumo in un istante. Tra le altre cose, il GcMAF, prodotto dal sangue umano da una ditta inglese, non sembrerebbe nemmeno un prodotto complicato con derivazioni dalla vitamina D. È incredibile come tutti si uniformino (persino la BBC)[1] nel condannare prodotti che non provengano da Farmacina e che vanno contro i loro interessi. È sempre la stessa tiritera: non è scientificamente provato, non si conoscono gli effetti. Bene allora sperimentiamolo scientificamente e proviamo che realmente non è efficace!

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BREUSS  Rudolf (1899-1990)

Nel marzo 1990, alla veneranda età di 91 anni, ha pubblicato il libro Cancro, leucemia e altre malattie apparentemente incurabili sono guaribili con metodi naturali. Consigli per la prevenzione e cura di molte malattie. In esso, mescolando digiuno e somministrazione di succhi vegetali secondo una dieta molto meticolosa, racconta di aver guarito all’incirca 45.000 malati di cancro apparentemente incurabili a partire dal 1950. Questa teoria è simile a quella di Ehret (grandissimo personaggio della medicina vera) integrata con i succhi di Gerson e si tratta esattamente di quanto ho anch’io ipotizzato prima di leggere queste teorie che condivido pienamente. Questa è la dimostrazione che è già tutto scritto, ma nessuno vuole vedere e soprattutto Farmacina vuole che noi non vediamo.

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BUDWIG Johanna (1908-2003)

Si tratta di una dottoressa tedesca che basa la sua terapia sull’alimentazione per ristabilire l’equilibrio naturale distrutto dagli elementi tossici presenti nel mondo moderno con attenzione particolare, per quanto riguarda le patologie degenerative, agli effetti perversi del metabolismo dei grassi. Proprio sugli effetti cancerogeni dei grassi ha scritto un testo interessante nel 1959.

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BURZYNSKI Stanislaw - Antineoplastons (anni ’90)

Si tratta di un medico che gestisce una clinica a Houston, in Texas, che dichiara che il suo antineoplastons può normalizzare le cellule tumorali. Secondo le sue affermazioni avrebbe aiutato molta gente con cancro a guarire, o a stare meglio. La sua teoria si basa sulla convinzione che esista, parallelo al sistema immunitario conosciuto, un altro sistema biochimico formato da sostanze che lui chiama antineoplasti, le quali sarebbero capaci di riprogrammare le cellule cancerose. Pertanto il cancro sarebbe la semplice conseguenza di un eccesso di queste sostanze, e la sua remissione si manifesterebbe anche con una riduzione del tasso di codesta secrezione.

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BUZZI Silvio (1930-2009) - Terapia CRM197 (anni ’80/’90)

Si tratta di un illustre professore scomparso nel 2009 che è stato completamente ignorato dalle istituzioni sanitarie italiane e la sua ricerca è stata oscenamente boicottata e bloccata da impedimenti solo apparentemente burocratici, tesi invece a mascherare interessi forti di Farmacina. Ha scritto un libro dal titolo La mia tossina anticancro, ovviamente anche questo snobbato da Farmacina. L’ignoranza, la presunzione ma soprattutto il business di Farmacina non hanno consentito a tale terapia di essere implementata.

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CAISSE René (1888-1978) - ESSIAC (anni ’20-’60)

Si tratta di un antico infuso di erbe utilizzato dagli indiani Ojibway (altri nomi sono Ojibwa e Ojibwe) del Canada e riscoperto, anche questo per caso, negli anni ’20 da René Caisse. ESSIAC è il cognome della Caisse al contrario. Da allora centinaia di malati di cancro dichiarati terminali furono curati con successo. Sull’argomento sono stati scritti numerosi libri. Anche René è passata dalla farmainquisizione e ha subito lo stesso processo che si riserva alle cose che funzionano e che limitano il business di Farmacina. Renè aveva dalla sua parte medici e popolo e per questo furono necessari atti intimidatori con l’invio di commissari ad hoc.

Questo racconto mi sembra decisamente esplicativo di come funziona la farmainquisizione, Infatti ne è un nefasto esempio: una persona della mitezza di René perseguitata dall’inquisizione perpetrata da Farmacina, che non guarda in faccia a nessuno. Come ho già detto in precedenza un chiaro esempio di come funziona la farmainquisizione viene anche dal film Zona d’ombra con Will Smith e dal film francese 150 milligrammi. 

Consiglio vivamente a chiunque di utilizzare l’ESSIAC, costituito da: acetosa, scorza interna di olmo viscido, radici di bardana e di rabarbaro indiano, sia per prevenire che per curare il cancro e altre malattie in quanto vi è una chiara evidenza che funziona.

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DELBET Pierre - Cloruro di magnesio (anni ’30/’40)

Si tratta di un medico e accademico di Francia che scoprì le proprietà e le potenzialità del cloruro di magnesio, che fino ad allora era considerato un prodotto di scarto del sale. I suoi studi si rifanno alla supposizione che la carenza di magnesio nell’alimentazione possa giocare un ruolo nello sviluppo del cancro. Le sue ricerche, e quelle del suo collega medico A. Neveu, sono diffuse e praticate in Italia da un altro eccezionale medico e ricercatore, il dott. Raul Vergini di Forlì. Questa teoria, assolutamente logica, si raccorda con le teorie di Pantellini, Gerson, Pauling, Rath e anche con la mia che vede, con l’introduzione arbitraria e artificiale di sodio in eccesso ottenuta tramite il sale, uno scompenso degli equilibri dei quattro elettroliti corporei (sodio, potassio, magnesio e calcio).

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DEOTTO SALIMEI Mercedes

Si tratta di una dietista ontogenetica che basa la sua teoria su una metodologia biologica improntata al potenziamento del sistema immunitario attraverso la pratica del digiuno e la somministrazione di integratori minerali, vegeto-minerali, vegetali, organici e di vitamine naturali secondo protocolli minuziosi specifici per ogni tipo di degenerazione tumorale.

Come potete vedere, le teorie si ripetono, perché la cura è più semplice del previsto. Shelton non era riuscito a curare i tumori solo con il digiuno perché il periodo di un digiuno è troppo breve per consentire la completa rigenerazione, ma aumentando questo periodo con alternanze di brevi digiuni/superalimentazione allora si potrebbero certamente accorciare i tempi di guarigione. Tuttavia, Breuss ha dimostrato che un semi digiuno di quarantadue giorni, integrato con succhi e decotti può avere, in molti casi, una efficacia tremenda.

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DI BELLA Luigi (1912-2003)

Medico e professore universitario (deceduto nel 2004). Ritengo superfluo descrivere il suo protocollo terapeutico in quanto già ampiamente diffuso da tutti gli organi di informazione a suo tempo (fece molto clamore e venne invitato anche al Maurizio Costanzo Show). Pure Di Bella, nonostante le migliaia di pazienti testimoni della positività dei suoi metodi, è stato osteggiato con tutti i mezzi, morali, materiali e fisici, Tanto che dovette trasferirsi, cambiando proprio nazione. In Argentina, il figlio, anch’esso medico, prosegue il lavoro iniziato dal padre. Un dossier su di lui è stato pubblicato dall’Associazione ARPC (Associazione Ricerca e Prevenzione del Cancro: presidente Alberto Mondini).

Anche lui un giorno sarà dimenticato e la sua cura accessibile a pochi. La strategia di Farmacina mira a questo, non dare pubblicità ai rimedi che curano, altrimenti il loro business fallisce. Non voglio utilizzare di proposito il termine alternativo perché non è alternativo a nulla, la medicina ortodossa non cura il cancro, al massimo lo abbatte o lo asporta sperando che non torni. La chemioterapia è essenzialmente una giustificazione per estorcere denaro al popolo e agli Stati.

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DIDO Emilio (1909-2000) - BORGHINI Francesco - Acqua informata

Il loro rimedio utilizza delle soluzioni a base di acqua distillata trattata in modo da ricevere delle frequenze elettromagnetiche specifiche di un tessuto: quelle del sistema nervoso, del sistema endocrino, del sistema immunitario, e così via. Mentre nei farmaci l’energia è data dalla molecola del farmaco, in questo caso l’energia è negli ioni idrogeno dell’acqua. L’acqua, cioè, viene (per usare un termine forse improprio) informata per raggiungere l’obiettivo che si è prescelto.

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EHRET Arnold (1866-1922) - Digiuno ragionato

Propose una serie di digiuni brevi e ragionevolmente equilibrati, con la sua Dieta senza Muco asserendo che, il muco sarebbe una sostanza totalmente estranea al corpo umano, verrebbe prodotta dal cibo innaturale e andrebbe espulsa poco a poco. Propose anche una nuova fisiologia, del corpo umano.

Sembra abbia avuto un incidente a cavallo ma si mormora che fu ucciso perché il suo metodo funzionava, anche troppo... Oggigiorno, è sopravvissuto qualcosa negli Stati Uniti, grazie ai suoi discepoli, che avrebbero creato delle correnti di pensiero a lui ispirate. In Italia, invece, si trovano gran parte dei suoi lavori tradotti, ma non una corrente di pensiero unitaria o ben strutturalmente organizzata.

Anche questa teoria collima con altre (Breuss) trovando un punto d’incontro. Infatti il digiuno purifica e la dieta senza muco non è altro che una dieta alcalina, del tutto similare a quella del dott. Gerson, quindi entrambe le cose combinate potrebbero accorciare i tempi di guarigione, come affermo nel corpo del libro. Come vedete alla fine ognuno pensa di aver scoperto qualcosa di nuovo mentre, nella maggior parte dei casi, sono tutte teorie già risapute e sperimentate.

Ehret doveva essere un personaggio straordinario. Affetto dal morbo di Bright e considerato senza speranze di vita dalla medicina ufficiale dei suoi tempi, non si perse d’animo e indagò la naturopatia conosciuta fino ad allora e nata da poco, fino a ristabilire completamente la sua salute con digiuni e dieta senza muco. Fece ripetuti digiuni dimostrativi anche di quarantanove giorni, controllati e certificati. I suoi scritti sono appassionanti. Nutriva, comprensibilmente, disprezzo per la medicina ortodossa, simile a quello di altri veri  Scienziati della Medicina.

Le sue opere sono state diligentemente tradotte in italiano.

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FANELLI Mirco - FUSI Vieri - Maltolo (molecola anticancro) 

Si tratta di due professori, precari presso l’Università di Urbino, che nel 2010 hanno scoperto le proprietà curative di alcune molecole derivanti dalla modificazione chimica del maltolo[2]. Tali molecole potrebbero essere utilizzate per lo sviluppo di nuove cure per l’inibizione e la lotta dei tumori. Non sono certamente i primi ad aver effettuato studi su molecole antitumorali, sono, probabilmente, gli ultimi nella lista degli ignorati, e speriamo non perseguitati, da Farmacina. Finché non diverranno sufficientemente noti, possono dormire sonni tranquilli. Evidentemente, pensavano anche loro che non esistesse già una cura per i tumori.

Anche questi recentissimi studi sono oggetto di completo disinteresse da parte delle istituzioni farmacinizzate che non hanno alcuna ragione per debellare il cancro essendo la loro fonte primaria di guadagno. I due poveri ricercatori forse si saranno, ormai, resi conto che non hanno alcuna speranza di convincere le istituzioni farmacinizzate. Consiglio loro di utilizzare il crowfdunding, in ambito internazionale, tenendo sempre in mente che il cancro è una malattia assolutamente curabile, tramite la terapia Gerson e tante altre.

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FERE Maud Tresillian - (anni ’60)

Si tratta di un medico della Nuova Zelanda che nel 1963 ha scritto un libro in cui spiega le cause biochimiche del cancro e della sua formazione nell’organismo. In esso sviluppa la teoria che tutte le forme cellulari del nostro corpo possiedono il proprio centro nel cervello e che le cellule sovrastimolate da sostanze irritanti alcaline inviano proprio al cervello un messaggio che, attraverso i nervi involontari, viene inviato alle cellule: moltiplicatevi rapidamentea velocità prenatale. In questa maniera qualsiasi cellula di qualsiasi parte del corpo può vedersi colpita, adottare una modalità anormale di crescita e dar luogo alla formazione di tumori. Il concetto rivoluzionario è quello che considera il cancro una malattia costituzionale, come un reumatismo o un semplice raffreddore.

Risulta pertanto difficile sperare in una guarigione definitiva mediante l’estirpazione dei tumori, o distruggendoli con il radio o i raggi X. Il trattamento della dott.ssa Fere si basa sulla ferma convinzione che il cancro sia dovuto quasi sempre a un eccesso di sodio, unito a uno stato di salute debole causato dal non rispetto delle leggi della salute.

Il sodio, quindi, si rivelerebbe sempre più come l’imputato numero uno nell’insorgenza del cancro.

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GERSON Max (1881-1959)

Medico di origine tedesca, ma emigrato in USA, mise a punto un trattamento del cancro, e di gran parte delle malattie conosciute, basato su una particolare dieta ricca di succhi di frutta e verdure, povera di sodio, composta da succo di fegato crudo, clisteri di caffè, somministrazione di soluzioni di minerali (potassio e iodio), ormoni tiroidei e alcune vitamine.

La terapia Gerson guarisce oltre il 90% dei pazienti, è accessibile a tutti e guarisce anche i tumori giudicati insanabili da Farmacina. Non ci sarebbe bisogno di null’altro che la terapia Gerson, integrata con gli altri rimedi e strumenti menzionati in questo capitolo. Magari alcuni di questi metodi potrebbero essere provati sui casi più ostici dove anche la terapia Gerson ha difficoltà. Ho dedicato un intero capitolo a Gerson e al suo metodo di cura.

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GÖRGÜN Seçkiner - Gemm (anni
ʼ80)

Si tratta di uno straordinario e singolare ricercatore e inventore che ha messo a punto un apparecchio elettronico a bassissima potenza per la cura dei tumori solidi con risultati sorprendenti. Tale macchina è stata sequestrata più volte e per lunghi periodi dalla magistratura, a seguito di varie denunce. Tutto si è sempre risolto con assoluzioni o non luogo a procedere; nonostante ciò, quella magistratura parallela che si chiama Ordine dei Medici ha espulso con infamia il prof. Alberto De Renzo, che è il medico che collabora dal 1986 con il dott. Görgün. Un dossier su di lui è stato pubblicato dall’Associazione ARPC (Associazione Ricerca e Prevenzione del Cancro: presidente Alberto Mondini). Per questa invenzione il ministro della Cultura della Turchia ha dichiarato che si sarebbe adoperato per fargli avere il premio Nobel. Siamo nel 1972! Quante persone avrebbero potuto essere salvate con questo apparecchio negli ultimi venticinque anni? Il dott. Görgün, è stato inoltre vittima in una torbida vicenda, i cui procedimenti giudiziari sono ancora in corso. Alla fine del 1995 sembrava fosse divenuta possibile una collaborazione con l’USL di Ivrea, per il trattamento dei tumori: gli venne infatti ufficialmente proposto il protocollo per la sperimentazione del suo metodo. Evidentemente, però, qualcuno fiutò l’affare e cercò di fare il furbo. A quanto pare, secondo Görgün, tanta disponibilità nascondeva l’intenzione di rubare la sua invenzione, per cui dovette interrompere il rapporto e adire a vie legali per tutelarsi.

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GRAVIOLA (Annona Muricata)

Si dice che questa pianta, originaria dell’Amazzonia, sia un potentissimo antiossidante e che sia stata sperimentata da un’azienda farmaceutica americana negli anni ’70 come antitumorale ma poi abbandonata in quanto non si poteva sfruttare per fini commerciali brevettabili.

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HAMER Ryke Geerd (1935-2017)

Si tratta di un brillante e generoso medico, che faceva spesso volontariato. Laureato anche in Teologia e Fisica, aveva una splendida e affiatata famiglia con quattro figli quando un giorno d’estate, mentre era in vacanza nelle acque dell’isola di Cavallo, in Corsica, una tragedia gli sconvolse la vita familiare e conseguentemente quella professionale. Durante tale vacanza, infatti, il figlio Dirk fu ucciso da Vittorio Emanuele di Savoia con una fucilata, esplosa, probabilmente, mentre era ubriaco.

Da questo traumatico episodio derivò lo sconvolgimento familiare e, in seguito, professionale. Infatti, prima la moglie e poi lui si ammalarono di cancro. Purtroppo la moglie non sopravvisse a questa tragedia, mentre lui mise in discussione i paradigmi basilari della medicina ufficiale, attaccando in modo estremamente polemico tutta la classe medica. Dice in uno dei suoi primi libri, Genesi del Cancro: “Avevo cercato il cancro nella cellula e l’ho trovato in un errore di codificazione nel cervello”. Al termine del libro, dove spiega nei dettagli l’origine e riferisce gli esempi curati da lui (decine di migliaia di casi!) secondo questa sua nuova teoria, riporta la Tavola della Legge Ferrea del cancro, in cui si specifica la localizzazione del cancro, il tenore del conflitto che starebbe all’origine della sua comparsa, i termini della sua manifestazione, la posizione del focolaio tumorale nel cervello e i passaggi successivi fino alla possibile guarigione. Dopo essere stato radiato dall’albo dei medici dopo innumerevoli tentativi di fargli abiurare le teorie della Nuova Medicina, al punto da tentare d’internarlo in manicomio, andò a vivere in esilio in Spagna. Era stato condannato dal tribunale francese a cinque anni in appello, ma si è rifugiato in Spagna dove ha lavorato per qualche anno, poi è stato arrestato nel mese di ottobre 2004 dalle autorità locali, su ordine di un tribunale francese e imprigionato in un carcere di sicurezza in Francia, il Paese che ha come motto Liberté Egalité Fraternité, ma poi, nei fatti, è un Paese con una dittatura sanitaria come in Italia (ne è dimostrazione il film, tratto da una storia vera, 150 milligrammi). Nel 2006 è stato finalmente liberato dalla prigione. È recentemente deceduto.

Hamer viene da molti considerato il moderno Paracelso, probabilmente anche per alcuni aspetti del suo carattere, ma la genialità della sua teoria, indotta anche qui dal caso (una tragedia), e gli studi sviluppati su di essa lo rendono un pioniere di questa materia, unitamente a Salvatore Murgia e Luise Hay. Sviluppano tutti le loro teorie nella seconda metà del secolo scorso.

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HOXSEY Harry (1901-1974) - Infuso curativo (anni ’40/’50)

Ricevette dal padre, che l’aveva ricevuta dal nonno, la formula di un trattamento fitoterapico, che fu per decenni la spina nel fianco dell’AMA (American Medical Association) che alla fine gli fece chiudere tutte le cliniche del cancro cha aveva aperto in parecchi Stati americani. Molte formule tipo Hoxsey sono ancora diffuse negli USA.

A differenza della Caisse, però, Hoxsey aveva molti soldi, e non aveva paura di nessuno. Nessuno più di lui può quindi aver dato la misura degli ostacoli reali a cui va incontro chiunque promuova un rimedio per il cancro fuori dai binari imposti dalla casta farmaceutica dominante.

Nel suo caso non bastò l’appoggio entusiasta di senatori, avvocati, giudici, giornalisti, predicatori e persino dottori, né furono sufficienti le ripetute sentenze che confermavano in tribunale la validità della cura, per superare l’ostacolo della FDA la Commissione Medicine e Alimenti che dovrebbe proteggere il cittadino dalle frodi terapeutiche e che invece lo inganna proteggendolo dalle terapie esistenti, negando la loro sperimentazione e autorizzazione.

Fa una certa impressione vedere, già allora, un’arroganza che conosciamo molto da vicino e che sembra essere aumentata nel tempo, invece di diminuire man mano.

Il sito ufficiale di Hoxsey (in inglese) e il libro di Giuseppe Nacci, Mille piante per guarire dal cancro senza la chemio, disponibile su MEDNAT, descrivono nel dettaglio la ricetta di Hoxsey.

Purtroppo se non è riuscito Hoxsey a sconfiggere Farmacina sarà difficile che qualcun altro possa farlo. Tutto è nelle nostre mani, dobbiamo lavorare come i massoni, in segreto, e curarci da soli magari organizzando strutture dedicate. Per chi paga il Servizio Sanitario Nazionale, dovrebbe esserci la possibilità di essere destinati ad altre strutture di cura o forse fare una assicurazione privata che comprenda anche i centri che curano realmente.

Se Hoxsey è stato nominato da Farmacina come il più grande ciarlatano del secolo potete stare pur certi che è quello che ha dato più fastidio, persino più di Gerson, e quindi ciò vuol dire che le sue erbe funzionano realmente.

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KADNICHANSKY Emil - (Enterosgel)

L’Enterosgel è un prodotto disintossicante nato in URSS che lega selettivamente le sostanze tossiche e le rimuove naturalmente entro 12 ore dall’assunzione del prodotto, riducendo anche l’effetto negativo dell’alcool in caso di abuso. Si tratta di un dispositivo medico enteroassorbente selettivo che ha origine nell’Unione Sovietica, creato dal ministero della Difesa sovietico all’epoca degli scenari di guerra nucleare-biologico-chimica URSS/USA e successivamente convertito a uso medico-civile. La nascita di Enterosgel risale alla fine degli anni ’70, quando nei team dei ricercatori militari prese piede l’idea di sviluppare una nuova molecola a base di silicio in risposta ai diversi punti deboli propri degli enteroassorbenti disponibili sul mercato a quel tempo. Il ministero della Difesa dell’URSS, assegnatario dell’incarico di sviluppare la nuova molecola, avviò immediatamente la sperimentazione sui pazienti di quattro ospedali di Stato Tashkent, Kiev, Vilnius e Dushanbe conducendo studi per il trattamento di epatite, infezioni intestinali, avvelenamento, complicanze post operatorie e ustioni, testandolo su oltre 5.000 casi. Successivamente, in occasione della guerra russo-afghana (1979-1989), Enterosgel si dimostrò altamente efficace, in particolare in occasione del disastro di Chernobyl del 1986 fu somministrato per due anni al personale militare impiegato nell’area del 4° reattore, con risultati terapeutici definiti ottimi nel 75% dei casi e comunque soddisfacenti nel restante 25%[3].) 

Quindi questo rimedio, se testato con mente aperta e con il vero spirito da giurato d’Ippocrate, potrebbe coadiuvare trattamenti di disintossicazione quali la terapia Gerson o altro.

Mi rendo conto di aver fatto della pubblicità gratuita ad alcuni prodotti menzionati in questo libro, ma del resto sono comunque prodotti naturali che possono essere replicati, se non protetti, da brevetti. La zeolite potrebbe avere effetti similari con costi decisamente inferiori.

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KOUSMINE Katherine
 (1904-1992)

Si tratta di una dottoressa di origine russa naturalizzata svizzera che basava la sua terapia sull’alimentazione per ristabilire l’equilibrio sanitario distrutto dagli elementi tossici presenti nel mondo moderno. Diresse la Fondazione da lei creata a Losanna e ha al suo attivo migliaia di successi. La sua cura è simile a quella di Gerson.

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KREBS Ernst (1911-1996) - Laetrile (anni ’60)

Si tratta di un medico che propose come cura del cancro alcune sostanze come l’acido pangamico e il Laetrile, ottenuto principalmente dai noccioli di albicocche e dai semi amari dei frutti (agrumi esclusi), contenenti acido cianidrico. Quest’ultimo, secondo lui, grazie a una differenza enzimatica fra le cellule sane e quelle cancerose, sarebbe tossico solo per queste ultime (ai dosaggi da lui consigliati). La terapia divenne molto celebre e fu oggetto di alcuni studi anche presso istituti ufficiali (come il Memorial Sloan-Ketrering Cancer Center) i quali, nonostante i lavori positivi del dott. Sagiura, la giudicarono inefficace. Ralph Moss, direttore degli affari pubblici al MSKCC e divulgatore scientifico, scrisse nel 1977 un comunicato stampa ufficiale di condanna nei confronti del Laetrile. Successivamente, tuttavia, dopo avere esaminato i dati, convocò una conferenza stampa nel corso della quale annunciò che i responsabili del MSKCC avrebbero volutamente nascosto i risultati positivi della terapia. Fu per questo licenziato in tronco il giorno successivo, con la motivazione di aver agito in una maniera che è in conflitto con le sue fondamentali responsabilità di lavoro.

Purtroppo, la gente dimentica, si fida ingenuamente e tende a rimanere nell’ignoranza. Lo ripeto: non fidatevi! Quali altre prove volete? Qui non si tratta solo di prove logifiche, questi sono dati di fatto, sono criminali patentati! Si tratta esattamente e sempre della stessa procedura adottata da Farmacina per screditare e annichilire i poveri sfortunati come nei film 150 mg. e Zona d’Ombra.

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KREMER Heinrich  (anni ’80/’90)

Si tratta di un medico che ha sviluppato una terapia di ripristino biologico dove è evidenziata l’importanza della purezza del mesenchima (o tessuto connettivo), per la buona salute di tutte le cellule organiche. Il dottor Kremer è stato uno dei primi medici a interessarsi di AIDS in Germania, come direttore medico dell’Ospedale interregionale specializzato nelle malattie legate alle tossicodipendenze e incaricato ministeriale della politica sanitaria per le tossicodipendenze in cinque regioni tedesche (compresa Berlino), fino a quando, nel 1988, si dimise dagli incarichi ufficiali per disaccordi con le politiche del governo federale in materia di droga e AIDS e per l’ostracismo manifestato dall’establishment medico-farmaceutico nei confronti delle sue prese di posizione in contrasto con le tesi ufficiali sul meccanismo per cui l’HIV causa l’AIDS. Secondo lui, la medicina coreana, vecchia di 4.500 anni, ha ragione sul fatto che la malattia è data dalla perdita del corretto movimento e dalla scarsa respirazione. Quindi la cura si basa per l’80% sul ripristino di queste funzioni e solo per il 20% sull’utilizzo di medicinali atti a compensare le mancanze di sostanze consumate durante il periodo di deficit. Tale cura deve quindi orientarsi verso l’aumento dell’energia della zona colpita, non sui tentativi di distruzione del tumore.

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IMPERATO Saverio - Sinterapia (anni ’90)

Si tratta di un professore che ha scoperto, per i malati di tumore, una cura e la applica con successo da trent’anni. L’ha chiamata sinterapia. Sta per sinergia fra terapie. Alleanza, non guerra. Una strategia sinergica. Consiste in un potenziamento mirato e personalizzato delle difese naturali dell’organismo, attivazioni immunitarie selettive alle quali il paziente va sottoposto prima e dopo ciascuna chemioterapia, radioterapia, ormonoterapia od operazione chirurgica. Insomma, a differenza di tutti gli altri profeti di terapie alternative, Imperato non sottrae gli oncologici alle cure convenzionali. Per essere brutali: non ruba niente a nessuno, chiaro il concetto? Eppure la scienza ufficiale lo ignora, dopo averlo a lungo osteggiato.

Si tratta di una strategia sostenibile, ma i medici vittime dell’inganno di Farmacina non si rendono conto di ciò che fanno, sono degli ignari carnefici, come gran parte degli ufficiali di Hitler che obbedivano ciecamente perché ingannati dalla grande bugia. Similare è la somministrazione di COD Tea del dott. Tamas.

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LARRAZ Joaquin Amat - Amatrisan (anni ’90)

Si tratta di un medico che operò diversi anni in Spagna dove gestiva un day hospital. Il prodotto che usava sia per la diagnosi che per la terapia si chiamava Amatrisan. Era a base di urea (pipì), e a suo dire distruggeva il tumore per autolisi, mettendo in moto il meccanismo infiammatorio che fagocitava questa carne morta e intervenendo, sempre a suo dire, sul pH riequilibrandone il rapporto acido/basico. Nel 2000 sembra sia stato condannato a 14 anni di prigione per aver fatto morire dei pazienti utilizzando un prodotto non sicuro (il suo Amatrisan). Ha scritto un libro (che pare abbia inviato a tutte le più importanti facoltà di medicina d’Europa e delle due Americhe) dal titolo: Cancer, teoria biochimica e pratica clinica.

Più interessante è la teoria più dura è la pena. Dovessero condannare tutti i medici di Farmacina che uccidono qualcuno non ne resterebbe più uno, probabilmente.

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MARCHESI  Luciano  -  Aranciata orgonica

Opera od operava a Serravalle Sesia, in provincia di Vercelli. La sua terapia contro i tumori si baserebbe su una aranciata orgonica. Teneva numerose conferenze sul tema e dichiarava di aver avuto numerosi risultati positivi. Il suo ritrovato è talmente boicottato da risultare difficilmente reperibile in rete. Secondo la logica con cui funziona Farmacina, quindi, tale ritrovato dovrebbe essere portentoso. Essenzialmente, dovrebbe trattarsi dell’energia primordiale trasfusa tramite aranciata. Probabilmente Marchesi avrà anche ben compreso che avere troppa pubblicità equivarrebbe alla farmainquisizione e alla forca pubblica.

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MORI Nello - Metodo isopatinico

Si tratta di un medico e professore universitario, docente di batteriologia nella Regia Università di Palermo. Tra il 1912 ed il 1930 ottenne notevoli risultati con il metodo isopatinico nella lotta contro i tumori. Il suo metodo può essere considerato come facente parte dell’immunoterapia attiva.

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MURGIA Salvatore (1906-1988) - Ipnosi medica

Proveniente da una famiglia sarda di modeste condizioni, intraprese dapprima gli studi tecnici per poi passare al liceo scientifico.  Solo nel 1933 (già sposato con tre figli) si iscrisse alla facoltà di medicina di Cagliari e, nel frattempo, in collaborazione col fratello Giacomo, preparò oltre venti ragazzi, per lo più in precarie condizioni finanziarie, e li portò fino all’abilitazione magistrale. Conseguita la laurea in medicina e chirurgia nel 1939, prestò servizio in vari comuni come medico condotto, interno e generico, fino a quando, nel 1949, divenne titolare della condotta medica consorziale di Decimoputzu - Villaspeciosa. Collocato a riposo nel 1975 e lasciato il servizio medico generico nel 1982, continuò, pur già ultrasettantasettenne, a lavorare senza tregua intorno alla teoria della causa psichica di tutte le malattie, da lui chiamata Legge della Salute. Per questo fine nel 1976 fondò il Centro di Studio Mente e Salute e, dal 1980 fino alla fine dei suoi giorni, pubblicò, sia pure in modo discontinuo, il periodico La medicina dell’avvenire. Con la pubblicazione del Vol. I di Medicina Anno Zero volle insistere caparbiamente sull’urgenza di un’accurata revisione teorica e pratica della medicina ufficiale, immersa in una crisi insanabile, in modo che potesse diventare scientifica e guaritrice.

Questa teoria è assolutamente logica e logifica e si incontra anche con quelle di Louise Hay e Hamer. Infatti l’aspetto psicosomatico delle malattie è indiscusso, i santoni indiani, pur ingerendo veleni, non si ammalano né muoiono.

Queste asserzioni potrebbero apparire al pubblico superficiale come se fossero idee nuove, ma di nuovo c'è davvero poco. Dai tempi di Ippocrate e anche dopo, in svariate epoche storiche, personaggi illustri continuano a dire sempre le stesse cose: le cause della malattia sono cibo e psiche... e io aggiungerei anche il karma trasportato in questa vita.

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NACCI Giuseppe

“Medico sospeso dall’Ordine dei medici di Trieste in quanto cura i suoi pazienti malati di cancro non con la chemioterapia ma con le cure naturali” (Il Piccolo giovedì 26 marzo 2009, pag. 29  ˗ Medicina ˗ La terapia Nacci).

Di recente l’Ordine dei Medici di Trieste ha nuovamente sospeso dall’ordine il dottor Giuseppe Nacci. Ma chi è questo dottore e cosa ha fatto di tanto grave? Il dottor Nacci, medico specializzatosi in medicina nucleare al San Raffaele di Milano, ha contribuito anche con una sua scoperta, protetta da brevetto, alla diagnosi e alla terapia dei tumori, come descritto nel suo libro La terapia dei tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare.

Considerato che le normali terapie dei tumori (radioterapia, ormonoterapia e soprattutto chemioterapia) presentano forti effetti collaterali, ha sviluppato lo studio per la cura del cancro secondo il metodo metabolico Gerson.

Tutto ciò è ampiamente illustrato nel suo libro Diventa medico di te stesso che è stato premiato dall’Associazione Mare Nostrum di Wildon (Graz) come il miglior libro a tema scientifico dell’anno 2006. Per i suoi studi i sindaci di Trieste e di Padova lo hanno insignito del sigillo delle loro città e il rettore e il Senato accademico dell’Università di Padova gli hanno conferito il premio Città di Padova 2008.

Nonostante l’alto riconoscimento dei suoi studi e il felice esito delle sue terapie, l’Ordine dei Medici di Trieste ha deciso di sospenderlo ulteriormente perché le sue cure non sono in linea con quelle ufficiali (vedere: Falsa medicina).

Ci chiediamo allora quale sia l’effettivo significato del concetto di tutela della salute e di libertà di cura dei cittadini, sancito dall’art. 32 della Costituzione, considerando che i pazienti oncologici del dottor Nacci sono ora impossibilitati a proseguire le cure intraprese e sono lasciati al loro destino.

Chiediamo all’Ordine dei Medici di Trieste quali siano le reali motivazioni che si celano dietro questa sospensione: i molteplici successi terapeutici ottenuti dal dottor Nacci, testimoniati anche recentemente da articoli scientifici, dimostrano inconfutabilmente la validità della sua terapia che, non presentando effetti collaterali, risulta, in termini di guarigione e qualità di vita, nettamente superiore a quelle derivanti dall’applicazione delle terapie ufficiali.

Ridateci la possibilità di scegliere come curarci con il medico di nostra fiducia.

Sulla cura del dott. Nacci non c’è molto da dire: è sicuramente efficace, ispirandosi a Gerson, ed è arricchita da altri nutrienti e integratori. Potremmo addirittura sentire nel prossimo futuro che anch’egli è stato incarcerato. Suggerisco a chiunque sia malato di cancro o di malattie gravi di contattarlo.

Questo è un nefasto esempio di come Big Mafia conduca le sue azioni aggressive, intimidatorie, arroganti, ricattatorie, nonché mafiose.

Di quali altre prove avete bisogno, vorrei sapere… Non fidatevi! Sono criminali patentati!

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ORRICO Mariano - Lamina BIOR (anni ’80/’90)

Si tratta di un commercialista, ma anche studioso di medicina, inventore di uno strumento terapeutico semplice, ma straordinario nelle sue illustrate applicazioni: una lamina sintetica (la lamina BIOR: termine derivante dal suo cognome ORrico in abbinamento a BIos) formata dalla fusione di tre diversi tipi di resine che, strofinata su una pelle di pecora appositamente trattata, riequilibra la funzione cellulare. I benefici si ottengono semplicemente avvicinando la lamina al corpo. Come tutte le idee geniali, siamo di fronte a qualcosa di estremamente semplice, ispirato dalle conoscenze già diffuse da Talete da Mileto nel VI secolo a.C.

Dagli studi del dott. Orrico sulla bioelettrologia, è nata la Bioelettroterapia, che si applica avvicinando al corpo uno strumento a forma di lamina di resina blu e che non comporta effetti collaterali. La sua lamina BIOR, strofinata su una pelle di pecora, si carica di elettricità negativa e, avvicinata al corpo, va a caricare le cellule delle cariche negative che la serotonina ha ridotto, unita ad altri fattori, specialmente quello alimentare. Così le cellule della zona trattata riprendono il loro normale funzionamento. A testimonianza ci sono molte persone che, affette da malattie tipo tumore, leucemia, cancrena, cirrosi epatica, asma, osteoporosi, piastrinopenia, diabete, encefalopatie, cardiopatie ecc, sarebbero guarite.

Anche questa è una interessantissima teoria che andrebbe approfondita. Purtroppo il lavoro di Farmacina fa sì che tutto diventi più difficile, ma le terapie di cura sono talmente tante che qualunque tra quelle proposte è certamente migliore della chemio.

 

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PANTELLINI VALSÈ Gianfranco  (1917-1999) - Ascorbato di potassio (anni ’60/’70/’80)

Si tratta di un biochimico toscano che nel 1947 consigliò, per caso, a un orefice con un tumore allo stomaco una limonata con del bicarbonato per alleviare i suoi dolori. Dopo un anno lo rincontra e scopre, con sua enorme sorpresa, che stava bene e anche che, al posto del bicarbonato di sodio, aveva usato bicarbonato di potassio: la sua ricerca cominciò da lì, nel 1947. Nel 1970 inviò al ministero della Sanità un dossier con le sue ricerche, le sue esperienze e i suoi risultati. Mancò una sperimentazione in merito, ma ci fu un risultato importante: l’ascorbato di potassio (prodotto basico) entrò nella farmacopea ufficiale come prodotto galenico. E, da allora, sono decine di migliaia le persone che lo usano sia come prevenzione che come terapia, nonostante non sia stato ancora ufficialmente riconosciuto come antitumorale. Guarigioni o miglioramenti che siano, i risultati sono positivi.

Anche in questo caso il potassio, insieme ad altri minerali, come calcio e magnesio, funge da alcalinizzante del corpo umano, oltre a contrastare e a riequilibrare la presenza di sodio.

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POGLIO Achille

Si tratta di un fitoterapeuta e fitopreparatore che aveva individuato nella propoli delle api, delle quali può senza dubbio essere considerato il più grosso studioso mondiale, un supporto fondamentale per contrastare tutte le patologie degenerative. Scomparso, purtroppo, da pochi anni, ha lasciato per i suoi discepoli i protocolli che ha individuato. Ha implementato dei prodotti naturali quali presidi naturali all’insorgenza tumorale.

Il suo libro Le Proprietà Terapeutiche del Propoli descrive dettagliatamente questo ritrovato naturale.

Anche questo studio si riconnette alle teorie dei patogeni causa ultima del cancro. La propoli, infatti, avrebbe un effetto positivo in quanto contrasterebbe i patogeni.

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PONTIGGIA Paolo

Si tratta di un primario medico della Clinica Città di Pavia, lavora con l’immunoterapia secondo tre modalità di stimolazione del sistema immunitario: un derivato chimico (il metisocrinolo), un antivirale e il corinebacterium parvum che è uno stimolatore batterico. In questo modo egli dichiara di aver ottenuto in una percentuale consistente dei suoi pazienti regressioni o scomparse del tumore trasformando situazioni cliniche solitamente a decorso grave in malattie croniche tipo quelle che si possono osservare nei diabetici.

Ditemi per quale ragione queste terapie devono rimanere un tabù! Per sconfiggere Farmacina bisognerebbe, forse, attivare una rete parallela di cura, evitando che Farmacina stessa ne venga a conoscenza.

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PADRE PRADILLA

Usa da decenni un trattamento a base di erbe impiegato attivamente da molto tempo in Burkina (Africa) anche per l’AIDS, in molti ambienti naturisti di Madrid e Barcellona e anche in Italia. Ne parla a lungo nei suoi libri Robert Lombardi.

Anche in questo caso si tratta di prodotti che contrastano gli agenti patogeni, evidentemente attivi anche contro i virus. Del resto, come dice Gerson: “L’organismo non sa differenziare cosa curare prima”, quindi cura tutto, anche l’AIDS.

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PUCCIO Giovanni (anni
ʼ90)

Si tratta di un ricercatore di Palermo che ha prodotto uno studio con il quale ha formulato una seria teoria scientifica, molto ben spiegata e con relativo protocollo, che oggi è applicata in diversi ospedali, senza troppa pubblicità. Le sue ricerche sono state depositate in quattro copie alla Prefettura di Palermo e registrate il 15 maggio 1999 e il 25 novembre 1999. Lui è stato, ovviamente, arrestato, ma 46 scienziati e ricercatori hanno poi aiutato questo ricercatore, sempre in sordina, e molti istituti stranieri stanno proseguendo le sue ricerche, avallando di mese in mese le sue scoperte.

Anche questo caso è la dimostrazione che non si possono rendere pubbliche le cure contro il cancro perché si fa una brutta fine, bisogna lavorare come le sette segrete, curarsi di nascosto. È paradossale che i veri criminali non vadano in galera e gente innocua venga incarcerata, velocemente e senza appello.

Fidatevi, anzi non fidatevi delle mie parole, ma sappiate che potete verificare che Farmacina è in assoluta malafede. Non fidatevi! Sperimentate!

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RATH Matthias (anni ’80 in avanti)

Ha scoperto che la crescita del cancro e la metastatizzazione possono essere prevenute con un apporto ottimale di lisina e altre sostanze naturali che bloccano la digestione enzimatica del tessuto connettivo da parte delle cellule tumorali.

Ha inoltre scoperto che l’arteriosclerosi, l’infarto e l’ictus sono una forma precoce di scorbuto provocata da una carenza cronica di vitamine nella parete vascolare; che una carenza di vitamine protratta nel tempo è anche la causa primaria dell’ipertensione arteriosa, dell’infarto, dei problemi circolatori legati al diabete e di altre patologie cardiovascolari correlate; che la crescita del cancro e la metastatizzazione possono essere prevenute con un apporto ottimale di lisina e altre sostanze naturali che bloccano la digestione enzimatica del tessuto connettivo da parte delle cellule tumorali;

Rath considera, inoltre, che l’istituzione della medicina cellulare, che comprende l’apporto ottimale di vitamine e altre molecole bioenergetiche, sia la grande scoperta medica che consentirà la prevenzione, il trattamento e infine l’eradicazione delle patologie attualmente più diffuse. Ha collaborato con il due volte premio Nobel Linus Pauling tramandando i suoi studi sulla vitamina C.

Le vitamine che portano il suo nome vengono vendute a caro prezzo, come tutto ciò che si fa un nome, del resto. Tuttavia, è assolutamente possibile acquistare le vitamine dove meglio si crede. I capisaldi del suo trattamento per l’ipertensione sono la vitamina C ed E, arginina, magnesio, calcio e bioflavonoidi. Si può avere una lista completa delle vitamine dal suo famoso libro Why Animals Don't Get Heart Attacks… But People Do! scaricabile dal suo sito.

Ovviamente anche Rath viene trattato con sufficienza e osteggiato dalla medicina ufficiale, per quanto possibile, trattandosi solo di vitamine.

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REGEHR CLARK  Hulda (1928-2009) - Zapper (anni ’80/’90)

Questo medico parte dall’ipotesi che le malattie degenerative compaiono poiché una serie di parassiti da sempre presenti nei vari organi si combinano con sostanze chimiche derivanti dall’assunzione di solventi, inquinanti vari e micotossine. La dottoressa Regehr Clark cura con protocolli fitoterapici molto meticolosi e con lo Zapper, un apparecchio elettronico di uso esterno che serve all’eliminazione di molti parassiti.

Anche in questo caso ci si può riferire agli studi che vedono i patogeni inquisiti e alla terapia di Gerson che ristabilisce il naturale equilibrio del corpo fornendo nuovi stimoli al sistema immunitario.

Questa teoria è inoltre ispiratrice della riscoperta del lavaggio epatico con i sali di Epsom che sembra essere una procedura illuminata per migliorare velocemente e considerevolmente il nostro stato di salute. Sarebbe interessante valutare l’integrazione di questa procedura nella terapia Gerson.

Anche in questo caso torna la teoria dei germi patogeni. Lo Zapper si trova in commercio a poche decine di euro dal momento che è un dispositivo elettronico facilmente producibile.

Se avete figli o parenti con malattie strane, rare e/o incurabili provate, oltre a seguire una dieta simil-Gerson, lo Zapper di Hulda Regehr Clark, ma quello professionale che scansiona tutte le frequenze dei vari agenti patogeni, dal momento che le nostre cattive abitudini alimentari fanno sì che la malattia si evidenzi poi attraverso l’azione di tali agenti.

Pensando di farvi cosa gradita indico sommariamente i passaggi del lavaggio epatico, magari alcuni di voi potrebbero non avere familiarità con internet.

LAVAGGIO EPATICO (perfezionato da Andreas Moritz)

Dal lunedì al sabato mattina si consiglia di bere un litro al giorno di estratto o centrifugato di mela (per ammorbidire e ridurre i calcoli), da distribuire a piacimento durante la giornata (ultimo litro da bere nella mattinata di sabato). È preferibile evitare, nella settimana, tutti i cibi che affaticano il fegato (cibi di origine animale, zuccheri, latticini, grassi, ecc.) e, possibilmente, mangiare solo frutta e verdure.

SABATO

-        Nella mattinata, bere l’ultimo litro di succo di mela ed effettuare un clistere con almeno 1,5 litri di acqua (in alternativa, di caffè o camomilla[4]) da trattenere, possibilmente, per almeno 12/15 minuti. Utilizzare gli appositi dispositivi per enteroclismi reperibili in farmacia (non le pompette). Il clistere andrebbe anche ripetuto dopo il lavaggio (magari nella sera di domenica o, comunque, entro tre giorni). Il clistere vi consente di visitare meno frequentemente il bagno durante il lavaggio;

-        Ore 14:00 – non mangiare o bere dopo le due del pomeriggio. Se non si osserva questa regola potreste provare disagio più avanti. Preparare i sali di Epsom (facilmente reperibili su internet) sciogliendo 4 cucchiai (circa 60/80 gr.) in una brocca con 720 ml d’acqua. Bisognerebbe ottenere 4 porzioni da 180 ml ciascuna badando a mescolare bene il composto (non preoccupatevi di eventuali lievi eccessi di sali, non compromettono il risultato);

-        Ore 18:00 – bere il primo bicchiere (180 ml) del contenuto della caraffa. Chi non sopportasse il sapore amaro, può tappare le narici o tenere una fetta di limone in bocca, o, ancora, aggiungere qualche goccia di limone alla soluzione.

-        Ore 20:00 – ripetete l’operazione con il secondo bicchiere di sali. Lo svuotamento dell’intestino varia da soggetto a soggetto, quindi si consiglia di avere un bagno sempre vicino. Non ritardate l’assunzione delle 20:00. È importante attenersi agli orari.

-        Ore 21:50 – spremete due pompelmi rosa (circa 200 ml), metteteli nel frullatore con mezza tazza di olio extravergine di oliva (circa 100 ml) e frullate per pochi secondi fino ad ottenere un composto omogeneo;

-        Ore 22:00 – bevete il composto di pompelmo e olio mantenendo una posizione eretta. La dott.ssa Regehr Clark consiglia di prendere 4 capsule di ornitina per facilitare il sonno mentre si beve il miscuglio (chi non avesse problemi di sonno può evitarle). Sdraiarsi immediatamente appena finito di bere (tenete il bicchiere sul comodino per fare prima) e restare per almeno venti minuti in questa posizione senza alzarsi per facilitare l’espulsione dei calcoli. Se avete necessità di evacuare fatelo secondo bisogno e dopo andate a letto. Dormite a pancia in su, con il busto leggermente rialzato e con la testa in alto sul cuscino.

 

DOMENICA

-        Ore 06:00 – bevete il terzo bicchiere di sali badando a non alzarvi dal letto prima dell’ora indicata. Dopo, potrete rilassarvi leggendo o tornare a letto se avete sonno, sebbene sia meglio mantenere il corpo in posizione eretta.

-        Ore 08:00 bevete l’ultimo bicchiere di sali di Epsom. Da adesso in poi comincerete ad evacuare con maggiore frequenza. Questa attività può proseguire nella mattinata e anche nel pomeriggio (varia da soggetto a soggetto). Se volete verificare l’uscita dei calcoli potete mettere un colino, o altro dispositivo, nella tazza. I calcoli biliari sono di colore verde, simili a piselli, e di varia grandezza. Quelli di colore marroncino contengono anche altre sostanze (calcio, ecc.).

I giorni indicati sono, naturalmente, intercambiabili. Se lavorate il fine settimana, potete farlo qualunque altro giorno.

Bene, la procedura è finita. Dopo due ore, se non resistete di più, potete assumere qualche succo di frutta. Più gradatamente riuscite a riprendere il consumo di pasti (preferibilmente vegetali) meglio sarà. Ricordate che avete appena evitato un possibile intervento chirurgico senza effetti indesiderati (almeno si spera) e senza menomazioni e costi.

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REICH Wilhelm (1897-1957) - Orgone   (anni
ʼ40/’50)

Fu anche collaboratore di Freud e diede un contributo essenziale alla psicanalisi dalla quale più tardi si distanziò per concentrare le sue ricerche sull'orgone (energia vitale). Una parte importante dei suoi studi riguardò anche i tumori. I topi cancerosi messi nel suo ORAC (accumulatore di energia orgonica) secondo lui guarivano. Scoprì poi che lo stress e i conflitti avevano una grande importanza nella genesi di questa patologia (anticipando di alcuni decenni le teorie di Hamer e Hay). Reich fu anche lui aspramente perseguitato, incarcerato, e i suoi libri furono pure bruciati; inoltre, fu proibito l’uso delle sue apparecchiature scientifiche nella democratica America degli anni ’50. Per chi volesse approfondire, sono fondamentali due libri: La biopatia del cancro (Ed. SugarCo) e Alla ricerca dell’energia vitale (Ed. Melusina).

Trovo più semplice descrivere l’energia orgonica come la fonte di tutte le energie, l’energia primordiale alla quale si può attingere liberamente e gratuitamente. Ciò vale anche per la locomozione, come Teszla e gli studiosi dopo di lui hanno dimostrato. Si tratta, poi, con ogni probabilità, della stessa energia alla quale attingono i veri guaritori e alla quale attingono varie discipline come il Reiki e altro. In Oriente viene utilizzato il termine Prana per indicare l’energia primordiale che anima tutto, compresi noi stessi. Ecco, forse l’Orgone può essere inteso come un sinonimo di Prana. Poterlo concentrare ed accumulare sarebbe un’esperienza divina. Purtroppo con Farmacina  non è consentito.

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RIFE ROYAL Raymond (1888-1971) - Microscopio (anni ’20/’30)

Noto per il suo microscopio ad altissima risoluzione, costruì, negli anni ʼ20-’30, un apparecchio per il trattamento del cancro e di altre patologie mediante l’emissione di specifiche frequenze elettromagnetiche. Ottenne risultati clamorosi nel trattamento di diversi casi di cancro, attirandosi le ire dell’ufficialità. Il suo laboratorio fu misteriosamente distrutto (sia la macchina che il microscopio sono quindi andati perduti) e finì in carcere. Diversi ricercatori, negli USA, stanno oggi cercando di ricreare l’apparecchio Rife. I migliori risultati, fino ad oggi, sono stati ottenuti da quello che viene definito apparecchio Rife-Dare (dal nome del dr. James Dare che lo ha concepito).

Non riesco realmente a comprendere di quali altre prove avete bisogno per credere. Non fidatevi!

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SHELTON Herbert M. (1895-1985)

Si tratta di un medico americano di origine tedesca, nato nel 1895 in Texas, che nella sua lunga vita scrisse decine di libri e fu un importante riferimento, unitamente a Ehret, in materia di digiuno. Implementò un metodo contro le malattie degenerative che si basa fondamentalmente sul digiuno come elemento terapeutico.

Un digiuno, ovviamente, da effettuarsi sotto il controllo di un terapeuta esperto.

Sono decine e decine di migliaia, e documentati, i casi risolti positivamente con la digiunoterapia.

Il suo libro Digiunare per rinnovare la vita è una pietra angolare nella disciplina dell’igienismo.

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RUFFINI Gilberto - Ipoclorito di sodio (anni 90’)

Telecolor green team

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SIMONCINI Tullio - Bicarbonato di sodio (anni 2000)

Si tratta di un medico oncologo e diabetologo romano. Dopo aver studiato per anni l’eziopatogenesi del cancro, sarebbe arrivato, a suo dire, a delle conclusioni rivoluzionarie: secondo questo ricercatore, infatti, il cancro avrebbe la sua causa e radice nella Candida Albicans, una specie di fungo molto diffuso in tutte le aree geografiche del mondo e in tutti i corpi umani, come forma autoctona non invasiva. Questo però, allorché scompaiono i suoi antagonisti naturali (batteri autoctoni) per via di una disbiosi cronica dell’intestino, può colonizzare subito buona parte dello stesso per poi, partendo da quel luogo, invadere anche tutte le zone infiammate e acide dell’organismo. Per questo, la sua terapia consisterebbe nell’irrorare le zone cancerose con acqua arricchita di bicarbonato di sodio al 5%. Avrebbe ottenuto risultati positivi su diversi pazienti, ma anche aggressioni da parte dell’Ordine dei Medici italiano (radiato dallo stesso), e sarebbe stato inquisito con le accuse di truffa e omicidio colposo. Adesso opera in Albania tra varie polemiche.

Oltre a quanto splendidamente sintetizzato in questo articolo, aggiungerei che, al di là del contrasto al fungo, il bicarbonato agirebbe anche come alcalinizzatore dei processi acidi. Quindi, alla fine, tutte le teorie si incontrano in qualche punto. Inoltre, la teoria del fungo, anzi dei funghi, è anch’essa già nota, ma ovviamente tutto deve rimanere nascosto.

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SIMPSON Rick
-olio di cannabis

La sua cura si basa essenzialmente sull’olio estratto dai fiori freschi di canapa. Avendo avuto dei lutti in famiglia per cancro, dopo un grave incidente che gli procurava forti emicranie cominciò a fumare la cannabis. In seguito, per evitare i problemi legati al fumo, decise di estrarre l’olio dai fiori freschi e utilizzò quest’ultimo per curarsi. Pochi mesi dopo esser guarito completamente dall’emicrania, gli vennero diagnosticati tre melanomi in diverse parti del corpo. Uno di questi, vicino all’occhio, fu subito trattato chirurgicamente.

Pur avendolo asportato, dopo circa una settimana lo stesso melanoma si ripresentò di dimensioni maggiori del precedente. Fu così che sperimentò anche per il melanoma l’olio di cannabis, applicandolo direttamente a contatto con la pelle, tramite l’ausilio di appositi cerotti, nei punti dov’erano presenti i melanomi.

Nel giro di pochissimo tempo tutti i tumori erano spariti e gli esami di accertamento che seguirono poco dopo non fecero altro che confermare quello che Rick sapeva già: i tumori non c’erano più e lui era fuori pericolo.

Questo trattamento indica anche che la teoria del dott. Simoncini di curare topicamente i melanomi con la tintura di iodio non è una follia e che questi rispondono alla terapia cutanea. Certamente si potrebbero sperimentare altri tipi di trattamento topico come strisce di argento posizionate sul melanoma o altro, ma dovrete farlo da soli poiché nessun medico ortodosso vi darà mai retta. La canapa è certamente una pianta dalle mille risorse, un dono divino, tralasciando i facili umorismi. Il fatto che molti Paesi ne stiano autorizzando il consumo e la coltivazione fa ben sperare per un prossimo futuro.

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SOMMER Daniel - Iniezioni di cellule animali (anni ’90)

Si tratta di un medico naturopata esponente legale della medicina Heilpraktiker tedesca. Usa un programma terapeutico biologico che racchiude in sé molti tipi di terapia: regolazione e cura dell’intestino, cambiamento dell’alimentazione, omeopatia, terapia con ossigeno ionizzato, terapia con ozono, terapia fetale della ghiandola del Timo, terapia con il vischio, terapia cellulare, terapia con Eichoterm, terapia ipertermica ultrarossa, immunoterapia del prof. Humprey (Selten), oligoelementi, rame e selenio.

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TAMAS David - COD Tea

Il tè del dott. Tamas è un composto a base di erbe, probabilmente dell’Amazzonia, che aiuta a controllare il prolificare di cellule maligne e la formazione di metastasi. Alcuni pazienti hanno riferito di aver ottenuto notevoli miglioramenti e alcuni anche di aver curato totalmente il cancro. Per sua fortuna, il dott. Tamas vive in un Paese (l’Ungheria) ben più aperto e liberale delle olicrazie occidentali. In due casi dove ho consigliato di utilizzare questo tè, entrambi trattati con chemioterapia, si è avuto il regresso totale di un tumore allo stomaco (secondo il paziente, attribuibile unicamente al COD tea) e una regressione del 70% in un mese di un tumore al retto, poi operato per timori sulla propria vita. Purtroppo tutte queste esperienze poi vanno perse, perché non tramandate nella scienza medica in quanto è monopolio di Farmacina e non della medicina vera. Il dott. Tamas, fortunatamente per lui, si è dimostrato persona molto intelligente evitando di pubblicizzare il suo rimedio come un antitumorale (quale potrebbe tranquillamente essere) ma, piuttosto, come un coadiuvante nei malesseri da chemioterapia (che è assolutamente vero). Ciò consente che non vi siano particolari e intensi fenomeni di vessazione nei confronti del COD Tea.

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TREBEN Maria (1907-1991) - Erbe svedesi

Si dice che la ricetta dell’amaro svedese provenga dalla geniale invenzione di un medico e botanico eccezionale: Paracelso. Venne riscoperto in seguito da Urban Hjarne e Calus Samst e divenne di dominio pubblico alla morte di quest’ultimo. Infatti, tra le sue carte, fu ritrovato un manoscritto con riportata la formula segreta di undici erbe miracolose utilizzate per la sua preparazione. Samst morì a 104 anni cadendo da cavallo. Si deve proprio a Maria Treben la diffusione di questo rimedio eccezionale che pubblicò nel suo libro La salute della farmacia del Signore.

È una terapia straordinaria per una sfilza interminabile di malattie ed è miracoloso per le ferite e cicatrici oltre a far sì che non ci si ammali più. Non mi stupirei affatto se tale rimedio fosse frutto, come si dice, della mente geniale di Paracelso.

Può essere fatto in casa acquistando le erbe e mettendole in 1,5 litri di distillato di grano o di frutta.

Secondo la mia opinione andrebbe provato prima o contemporaneamente, specialmente a livello topico, a qualsiasi altro rimedio e per qualsiasi patologia.

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VALNET Jean (1920-1995)

È universalmente riconosciuto come uno dei maestri mondiali della fitoterapia. Ha proposto e praticato protocolli per curare i tumori utilizzando unicamente tale disciplina.

Anche questa teoria si riconnette all’ESSIAC, al COD, a Hoxsey, alle 12 erbe, alle erbe svedesi, ecc..

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VIERI Aldo  
˗ Colchico (anni ʼ60)

Si tratta di una cura a base di aceto di vino e colchico (colchicina: detta anche zafferano dei prati, appartenente alla famiglia delle liliacee) in alcol al 95%. La ricetta prevedeva: tintura di colchicina, 1 goccia; tintura di genziana, 1 goccia; aceto puro di vino, 1 goccia; alcol a 95%, 10cc. La posologia prevedeva 9 gocce sulla lingua, al giorno. Ovviamente subì anche lui la farmainquisizione.

Il fu dottor Aldo Vieri, negli anni sessanta, venne alla ribalta in Italia e in alcuni Paesi del mondo per la somministrazione del suo anticancro con cui tanti malati perfino ritenuti prossimi alla morte dalla cosiddetta medicina ufficiale vennero salvati. Il suo preparato si componeva di aceto puro di vino, Colchicina e alcol puro al 95%. Ma fu boicottato dai baroni come Pietro Valdoni e Pietro Bucalossi, in combutta con l’allora ministro della Sanità, Luigi Mariotti, che si pensava fosse un dignitoso socialista, ma anch’egli fu trovato invece, poi, nelle liste della famigerata LoggiaP2. Nonostante questo, nel 2007-2010, ricercatori canadesi, onesti, hanno invece finalmente riabilitato i presupposti della cura del caro Aldo Vieri, dopo vari esperimenti effettuati nella loro Università di Alberta.

Tutto cambia affinché nulla cambi. Anche questi ricercatori canadesi saranno annichiliti da Farmacina, ne va della sua sopravvivenza. Finché non ci sarà una rivolta di popolo e un rifiuto della medicina ortodossa, allora non si potrà sconfiggere il cancro.

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VIGO Carlo Alberto (anni
ʼ70/’80) -  Musicologia e cromologia

Si tratta di un medico sviluppatore di musicologia e cromologia (metodo VISPLENUS) applicati alla salute, esperto in Medicina tradizionale cinese e omeopatia, ricercatore e fondatore del centro CREL (Centro Ricerca Energia Libera) di San Giovanni Bianco (BG). Basa la sua terapia su una miscela di tipo vaccinico integrata da terapie magneto-stimolanti tese a ricaricare elettricamente le cellule con risultati positivi e documentati.

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VINCENT Louis-Claude (1906-1988)
˗ Acqua pura (anni ’40/’50)

Ha implementato un sistema bioelettronico per valutare il rischio cancro e l’efficacia o meno di qualsiasi terapia. Ha pubblicato sessantamila misurazioni, risultato di decenni di ricerche da parte di studiosi in tutto il mondo, naturalmente trascurate dalla medicina ufficiale. Un interessante dossier su di lui è pubblicato da ARPC. La tecnica bioelettronica di Vincent fu messa a punto nel 1950.

Afferma nei suoi studi che il tasso di mortalità per ogni tipo di malattia, e in particolare tubercolosi, affezioni cardiovascolari e cancro, è direttamente legato alla qualità dell’acqua distribuita alla popolazione. Esso cresce in modo particolare quando le acque sono molto mineralizzate e rese potabili artificialmente dopo trattamento fisico e con l’aggiunta di prodotti chimici ossidanti.

Dopo 10 anni di ricerche giunse alla scoperta delle leggi bioelettroniche per purificarla, applicabili a tutti i mezzi acquosi. Verso il 1946, definì che una soluzione acquosa può essere qualificata e rappresentata in modo rigoroso da tre fattori: il pH, che misura il grado di acidità;  l’rH2, che riflette il potere di ossidoriduzione;  e “r,” la resistenza elettrica che misura la concentrazione ionica.

Dal 1952 al 1953 passò dodici mesi in Libano e ottenne molto velocemente importanti successi in numerosi villaggi in preda a epidemie. Era riuscito a stabilire che, avendo a disposizione un’acqua di buona qualità e non inquinata, tutte le epidemie cessavano istantaneamente, senza alcun altro rimedio.

La tecnica di Vincent consiste nel misurare, con l’aiuto di una apparecchiatura elettronica, i tre parametri: pH, rH2 ed r, su sangue, saliva e urina dei pazienti. I valori rappresentativi di questi tre fluidi vengono riportati su un grafico e una serie di calcoli effettuati su questi nove parametri (3x3) conduce a dati che permettono di caratterizzare, oggettivamente,  il tessuto biologico (quanto sia sano o meno) del malato. Questo sembrerebbe finora essere l’unico esame clinico in grado di fornire una valutazione veramente oggettiva dell’efficacia, nocività o innocuità di qualsiasi terapia, indipendentemente dai risultati sintomatici, che risultano spesso ingannevoli (vedere Bioelettronica).

Questo studio dona ulteriore risalto a quelli di Max Gerson che dice, inequivocabilmente, che bisogna evitare fluoro e cloro, che vengono utilizzati a livello industriale per trattare l’acqua potabile.

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ZAGO Padre Romano
˗ Aloe di Padre Zago (anni ’90)

Ha portato alla conoscenza degli europei una terapia usata da molto tempo in altri Paesi: la cura dei tumori con l’Aloe Arborescens. Tale metodo è molto usato da alcuni anni anche in Italia.

INGREDIENTI: mezzo chilo di miele d’api (miele biologico di acacia); 40-50 ml (circa 6 cucchiai) di distillato (grappa, cognac, whisky, ecc...); 350/400 grammi di foglie di Aloe Arborescens.

Si prepara così: togliere le spine dai bordi delle foglie e la polvere depositatasi utilizzando uno straccio asciutto o una spugna. Tagliare a pezzi le foglie (senza togliere la buccia) e metterle nel frullatore assieme al miele e al distillato prescelto. Frullare bene e il preparato è pronto per il consumo. Non va filtrato, né cotto, ma solo conservato con cura in frigorifero all’interno di un barattolo scuro, ben chiuso.

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ZORA Giuseppe - IMB/Adiuvant Plus (anni ‘70/80)

Si tratta di un medico oncologo. Già nel 1975, in controcorrente e ostacolato da tutti, iniziò una serie di esperimenti in provetta o su cellule viventi, seguendo le linee sperimentali immunologiche. La sua ricerca continuò con esperienze su prodotti immunomodulanti, già noti o comunque utilizzati (BCGm Corynebacterium parvum, Levamisolo e altri). Nel 1978 riuscì a ottenere un ibrido biologico innocuo, non tossico, che permetteva un ampio spettro di modulazione immunologica, totale, facilmente applicabile. Cominciò allora la sperimentazione sui pazienti. Nel 1979 ebbe occasione di analizzare il siero Bonifacio all’Università di Messina, con la moglie Anna Tarantino nella sua qualità di biologa, e constatarne le positive qualità. Nel 1982, in concomitanza con la decisione di Bonifacio di abbandonare, vecchio e stanco, la somministrazione del suo siero, cominciò la distribuzione del suo prodotto (che allora si chiamava IMB, oggi Adiuvant Plus) ai pazienti. Dal 1982 a oggi per Giuseppe Zora sarà una lunga serie di persecuzioni giudiziarie che lo porteranno anche all’arresto, nel 1992. Oggi il prodotto del dott. Zora è stato registrato in Svizzera come specialità medicinale. Il suo incubo è finito, e decine di migliaia di pazienti in Italia e in tutta Europa lo utilizzano con ottimi risultati.



[2] Il maltolo è un composto organico presente in natura principalmente utilizzato come esaltatore di sapidità. Si trova nella corteccia di larice, negli aghi di pino e nel malto arrostito (da cui prende il nome). È una polvere bianca cristallina, solubile in acqua calda, cloroformio e altri solventi polari. Fonte: www.wikipedia.org

[3] Tratto dal sito del produttore: www.guna.it/ilnostromondo.

[4] Far bollire un cucchiaio di caffè/camomilla (biologici) per ogni mezzo litro d’acqua per alcuni minuti (da 3 a 15).

 

 

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