BREUSS Rudolf (1899-1990)
Rudolf Breuss è stato essenzialmente
un’altra vittima di “Farmacina” che si è emancipato dalla
sua condizione di vittima.
Dopo essere stato creduto malato
immaginario e sottoposto a svariate operazioni e
trattamenti tradizionali senza successo ha implementato la
sua fenomenale terapia.
Risulta evidente che la pubblicazione
del suo libro, Cancro, leucemia e altre malattie
apparentemente incurabili sono guaribili con metodi
naturali, consigli per la prevenzione e cura di molte
malattie, pubblicato nel 1990 alla veneranda età di 91
anni, ha avuto unicamente lo scopo di tramandare alle
generazioni successive la sua eccezionale terapia.
In esso, mescolando digiuno e
somministrazione di succhi vegetali secondo una dieta
molto meticolosa, racconta di aver guarito all’incirca
45.000 malati di cancro apparentemente incurabili a
partire dal 1950.
Questa teoria è simile a quella di Ehret
(grandissimo personaggio della medicina vera) integrata
con i succhi di Gerson e si tratta esattamente di quanto
ho anch’io ipotizzato prima di leggere queste teorie che
condivido pienamente.
Questa è la dimostrazione che è già
tutto scritto, ma nessuno vuole vedere e soprattutto
Farmacina vuole che noi non vediamo.
TERAPIA È una forma di digiunoterapia
(genericamente denominato, semidigiuno) utile per tutte le
malattie e a base di un succo di verdura (a base di rape
rosse - barbabietole), tisane ed infusi, sfruttando quindi
tutti i benefici del digiuno puro.
È possibile sostituire il succo con del
brodo.
La somministrazione del succo, pur
essendo utile per gli apporti vitaminici, serve
principalmente ad evitare le senzazioni di spossatezza che
si possono sperimentare con i digiuni puri.
L’assunzione del succo dovrebbe essere
limitata a 250ml al giorno ma si può anche ridurre la
quantità secondo le necessità.
Seppure non consigliato da Breuss,
qualora i 250ml non fossero sufficienti al normale
sostentamento consiglio di aumentare l’assunzione nei
primi giorni per poi rientrare nei limiti consigliati
quando l’organismo ha trovato il suo equilibrio. Breuss
suggerisce di insalivare il più possibile il succo prima
d'ingerirlo.
La durata prevista, per la terapia
completa, è di 42 giorni in caso di malattie gravi
(cancro), mentre si può limitare a 30 giorni per quelle
meno gravi. In questo periodo, secondo l’autore, se le
risorse immunitarie non sono state compromesse con altre
sostanze tossiche (chemioterapia ad esempio) si otterrebbe
la guarigione da quasi tutte le malattie senza perdere
forze, e senza avere i normali effetti collaterali tipici
del digiuno stretto, soprattutto in organismi fortemente
debilitati.
Breuss afferma che nel suo succo sono
presenti tutti i maggiori nutrienti che consento al corpo
di rinnovarsi e guarire, similmente a ciò che avviene con
il digiuno ma con l’aggiunta di erbe mediche curative
(importantissime) e il succo ricostituente.
Essenzialmente la cura del suo succo,
unitamente ai decotti di erbe, distruggerebbe le cellule
cancerose. Similmente a quanto afferma Gerson nella sua
terapia, anche quella di Breuss elimina l’apporto di
proteine, consentendo all’organismo di erodere tutto ciò
che non è necessario, compreso le scorie e le formazioni
tumorali.
Gerson al contrario di Breuss, che
utilizza i principi del digiuno, lo fa utilizzando
soltanto alimenti vegetali e frutta.
Un aspetto essenziale della terapia
Breuss e quello dei decotti e degli infusi specifici che
aiuterebbero i reni a smaltire tutte quelle tossine
tipiche di un digiuno.
In un fisico debilitato che non utilizza
lo strumento dei decotti si potrebbero ottenere risultati
disastrosi piuttosto che reali benefici.
Mentre i succhi sono soggetti alle
limitazioni della quantità minima utile ad evitare la
spossatezza e gli altri effetti collaterali del digiuno
puro, lo stesso non vale per i decotti che, beneficiano
invece della regola opposta: più se ne bevono e meglio è.
È di rilevante importanza che le
funzioni escretorie dell’organismo siano pienamente
attive, evitando di generare nuova intossicazione.
Suggerisco di utilizzare i clisteri per evitare questa
evenienza.
Potrebbe essere utile effettuare più
clisteri a settimana (2 o più a seconda delle necessità)
alternando clisteri di caffè e camomilla biologici.
Le tisane, essenzialmente,
favorirebbero l’attività escretoria dell’organismo
aiutando specialmente i reni e conseguentemente anche gli
altri organi.
Sono pertanto un aspetto fondamentale
della cura, persino più importante del succo stesso.
COMPOSIZIONE
DEL SUCCO
Il succo sperimentato da Breuss è
composto da: 3/5 di barbabietole (rape rosse), 1/5 di
carote; 1 tubero di sedano (io aggiungevo anche un po' di
sedano rapa); un poco di rafano (se non disponibile,
sostituibile con ravanelli); una patata.
PREPARAZIONE
È consigliabile utilizzare un estrattore
e filtrare il succo con filtri appositi anche di tessuto
(sono interessanti quelli utilizzati per filtrare i latti
vegetali - soia, ecc.).
Analogamente a quanto dice Gerson, i
residui del succo non sono utili e potrebbero servire da
nutrimento al cancro.
ASSUNZIONE
Il succo va bevuto a piccoli sorsi,
possibilmente a cucchiaiate, insalivando bene prima di
inghiottirlo. Si può integrare, occasionalmente, il succo
base con succo di cavolo cappuccio.
Durante la terapia non è concesso di
mangiare cibi solidi. L’unica concessione è quella del
brodo di cipolla che può sostituire il succo, o
integrarlo, nei casi in cui vi siano difficoltà (fisiche o
psicologiche) nell’assunzione del succo base.
È di assoluta importanza assumere il
succo, ben insalivato, in combinazione con i decotti che
sono parte integrante e importante della cura stessa.
Le erbe che Breuss consiglia nel suo
libro hanno varie funzioni tra le quali anche quella di
favorire l’attività degli organi escretori.
I principali decotti sono: geranium
robertianum che stimola i reni, la meum mutellina che
depura il sangue, la salvia che è antinfiammatorio e, la
calendula che elimina la cosiddetta viromicosi (disturbi
dell'ossigenazione cellulare del sangue).
Brodo di
cipolla
Breuss afferma nel suo libro che,
secondo le sue più recenti ricerche ed esperienze avute
coni i malati più debilitati che mal sopportavano il suo
semidigiuno, è possibile sostituire i succhi, oppure
integrarli, con del brodo di cipolle che, secondo la sua
ricetta, non è altro che un brodo di vegetali vari, a cui
si aggiunge alla fine una cipolla brasata o rosolata, che
poi si gira e si lascia un po' in infusione, prima di
toglierla per consumarne unicamente il brodo.
Preparazione
del Brodo
Tagliare una cipolla della grandezza di
un limone a pezzettini, assieme alla buccia, rosolare in
olio e aggiungere un brodo vegetale e mescolare
energicamente, filtrare ed utilizzare soltanto il brodo,
senza cipolla. Posologia Si può assumere un piatto pieno
di brodo a pranzo e, se necessario, a cena.
Per chi fosse affetto da cancro al
fegato ed alla cistifellea, non si deve mai prendere un
piatto intero di brodo di zuppa di cipolle.
Si può berne, invece, 10 cucchiai di
brodo caldo ogni ora, aggiungendo anche quotidianamente
una tazza circa di infuso di assenzio.
I DECOTTI E
GLI INFUSI
Decotto per
i reni
Lasciare in infusione per 10 minuti, in
una tazza di acqua bollente, una presa (raccolta con tre
dita) della seguente mistura di erbe: equiseto 15 gr,
ortica 10 gr, correggiola 8 gr, iperico 6 gr, quindi
filtrare il contenuto in un nuovo contenitore.
Successivamente aggiungere ai fondi
rimasti 2 tazze di acqua calda e fare bollire per 10
minuti, poi filtrare e mescolare le due infusioni.
I suddetti quantitativi sono sufficienti
per 3 settimane. Possono essere moltiplicati a piacimento
secondo gli utilizzatori o i tempi di somministrazione.
La procedura descritta è necessaria
poiché 5 sostanze non devono subire il processo di
bollitura per non perdere le proprietà curative, mentre
l’altra sostanza (acido salicilico) necessità la
bollitura.
Bisogna bere mezza tazza fredda al
mattino a digiuno, prima del pranzo, e alla sera, prima di
coricarsi e per ripetere il trattamento bisogna attendere
non meno di 15 giorni.
Durante il trattamento bisogna evitare i
brodi di carne e la carne di manzo e di maiale. La cura di
3 settimane può essere ripetuta per più volte all’anno
osservando le interruzioni prescritte.
Decotto di
Salvia
Mettere non più di 2 cucchiaini da tè in
mezzo litro d’acqua bollente e lasciarla bollire per 3
minuti esatti. È necessario bollire la salvia per 3 minuti
per evitare la presenza dell’olio etereo, utile per i
gargarismi (mettendo la salvia in infusione in acqua
calda), ma che non deve essere ingoiato.
La salvia è un’erba miracolosa, utile al
midollo, ai dischi intervertebrali e a tutte le ghiandole.
Breuss, consiglia di utilizzarla
quotidianamente per evitare di ammalarsi.
Per mitigare il sapore intenso della
salvia e per aumentarne i benefici si possono aggiungere
altre erbe (iperico, menta piperita, melissa, calendula,
ecc.) alla tisana appena tolta dal fuoco, dopo i 3 minuti,
lasciando queste ultime in infusione per ulteriori 10
minuti.
Decotto di
Bucce di Patate
Si può utilizzare qualora si volesse
togliere la patata dal succo base, sostituendola con il
decotto, fatto con le bucce di patata, mettendo una
piccola quantità di bucce crude in 2 tazze di acqua e
facendo bollire per 2-4 minuti.
Se ne beve 1 tazza al giorno (freddo e a
sorsi).
Questo decotto può anche essere un utile
mezzo per verificare se il fegato funziona bene, infatti,
se il decotto è di sapore sgradevole, vuol dire che il
fegato non ne ha bisogno ed in questo caso, si può evitare
di berlo. Utilizzare in caso di cancro al fegato e
Cistifellea.
ALTRE TISANE
Versare una piccola presa (con tre
dita) in infusione per 10 minuti in 1 tazza di acqua
bollente dove non diversamente indicato.
Tutte le tisane indicate sono da bere
fredde e a sorsi, dove non diversamente indicato:
Geranio di S. Roberto (geranium
robertanium): utile nei casi di pazienti precedentemente
trattati con terapia radiante, poiché contiene una minima
quantità di radium.
Calendula: particolarmente
consigliato in aggiunta alla salvia.
Melissa monarda o melissa officinale
o ambedue mescolate: indicato per i tumori del cervello.
Eufrasia: indicata per cancro
agli occhi.
Alchemilla alpina e volgare (erbe
del piano alpino) con ortica bianca e gialla (lamium): da
bere fredda e a sorsi, indicata per tumori al seno,
all’ovaio e all’utero.
Mix di piantaggine, lichene
d'Islanda, polmonaria, edera terrestre, verbasco e, se
disponibile, meum-mutellina: utili per tubercolosi, cancro
alle ossa e ai polmoni. Si possono utilizzare anche solo
parte delle erbe indicate.
Epilobio: due tazze al giorno,
bevuto freddo e a sorsi. Utile in caso di cancro alla
prostata e ai testicoli.
Pimpinella (anice): 1 cucchiaino
da tè in una tazza d'acqua, bollito per 3 minuti,
utilizzarne 3 ampi sorsi, col primo sciacquare la bocca
e/o fare gargarismi e poi sputarlo, fare altrettanto con
il secondo e con il terzo ma inghiottendo l’ultimo sorso
anziché sputarlo. Ripetere la procedura più volte al
giorno. Indicata per tumori della bocca (palato, labbra,
lingua e cavo orale). Celidonia – succo fresco –
(anche detta erba da porri): Utilizzata per trattare il
cancro alla pelle inumidendo le piaghe non superiori a 1
cm. Di diametro spezzando il gambo ed applicandone il
succo giallo sulla piaga. Per le piaghe di maggiori
dimensioni inumidirne solo il bordo e la pelle sana
limitrofa. Si può anche utilizzare la tisana (10 min. in
acqua bollente) tiepida di questa pianta per inumidire o
lavare la pelle vicino la piaga. L’utilizzo della tintura
della pianta è molto più semplice ma va riposta
particolare attenzione a non utilizzarla mai sulle piaghe
aperte.
Assenzio o centaurea minore: in
una tazza di acqua bollente lasciare in infusione una
piccola presa per 3 secondi. Berne una tazza al giorno
fredda e a sorsi. Utile in caso di cancro allo stomaco,
fegato e cistifellea.
Il libro di Breuss riporta altre
interessantissime cure naturali tra le quali spiccano gli
Impacchi di Cavolo-Verza per il trattamento localizzato
del cancro e il risanamento dei dischi vertebrali
attraverso l’allungamento della colonna vertebrale e
l’applicazione di olio di iperico.
Si consiglia di approfondire gli
argomenti prima di intraprendere le cure con le varie
tisane e acquistare il libro di Breuss.
Si consiglia inoltre di distanziare
l’assunzione delle tisane un’ora prima o dopo i succhi o,
quanto meno, mezz’ora.
CONSIDERAZIONI
FINALI
Per avere la possibilità di buoni
risultati bisogna attenersi rigidamente alla dieta liquida
non ingerendo alcun alimento solido o fibroso.
Per i malati terminali o con stadi
avanzati della malattia o, ancora, trattati con
chemioterapia i 42 giorni della terapia Breuss
difficilmente potranno risanare completamente l’organismo.
Tuttavia si può proseguire la cura
mantenendo una dieta simil-Gerson evitando le proteine ed
inserendo nuovi trattamenti come l’ESSIAC Tea, l’Aloe di
Padre Zago, l’argento colloidale e altri rimedi che
descriverò in un successivo articolo.
Rimanendo fermi sui principi base (solo
liquidi e tisane irrinunciabili) si può adattare questa
terapia alle proprie esigenze inserendo brodi vegetali
(come descritti) e anche altri rimedi naturali sopra
descritti.
Il decotto per i reni e l’infuso di
salvia sono irrinunciabili secondo Breuss. Contenuto di
libera utilizzazione ai sensi della legge 22 aprile 1941,
n. 633.
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