GERSON Max (1881-1959)
Era un medico di origine tedesca,
emigrato in USA, dove mise a punto un trattamento del
cancro, e di gran parte delle malattie conosciute, basato
su una particolare dieta ricca di succhi di frutta e
verdure, povera di sodio, composta da succo di fegato
crudo, clisteri di caffè, somministrazione di soluzioni di
minerali (potassio e iodio), ormoni tiroidei e alcune
vitamine.
Secondo quanto riportato da Charlotte
Gerson, la terapia implementata da suo padre guarirebbe la
quasi totalità dei pazienti è praticamente quasi tutte le
malattie.
La cura è accessibile a tutti e guarisce
anche i tumori giudicati insanabili da Farmacina. Non ci
sarebbe bisogno di null’altro che la terapia Gerson.
Tuttavia, trattandosi di una terapia
impegnativa per i malati di cancro e di altre patologie
gravi in quanto richiede molto tempo e denaro (13 succhi
biologici al giorno e 4 clisteri di caffè, oltre ad
integratori vari), si ravvisa per chi non potesse
permettersi questa cura di affidarsi alle altre cure
menzionate nel sito, in primis, la terapia Breuss con la
possibilità di aggiungere l’Essiac, l’Aloe di Padre Zago e
altri rimedi compatibili per tempo disponibile e metodo.
METODO
Il metodo Gerson prevede essenzialmente
la rigenerazione del corpo tramite l’eliminazione delle
proteine e l’introduzione di molte, genuine vitamine,
assunte tramite estratti di frutta e verdura biologica.
L’eliminazione delle proteine riduce al
minimo il lavoro dell’organismo, consentendo alle difese
immunitarie di innalzarsi e contrastare gli elementi
negativi che fanno impazzire le cellule e quindi le
cellule cancerogene moriranno (apoptosi) e saranno
sostituite non più da cellule errate ma da cellule, questa
volta, sane, ristabilendo, quindi, la corretta apoptosi,
senza proliferare nella loro degenerazione.
Si tratta essenzialmente di una terapia
metabolica che prevede l’assunzione di estratti freschi di
mele, carote e vegetali in foglia con supplemento di
integratori vitaminici, eliminazione del sale e clisteri
di caffè.
Il clistere di caffè fornisce a
chi soffre un sollievo importante perché aiuta ad
espellere le tossine e quindi il male, alleviando i
dolori.
La terapia consiste di 3 punti salienti:
1) eliminazione del sale e aggiunta di
potassio per bilanciare l’equilibrio cellulare
sodio/potassio;
2) rimozione delle tossine tramite
l’eliminazione delle proteine e i clisteri di caffè;
3) aggiunta di iodio, tramite la
soluzione di Lugol (da assumere sempre unitamente
all’estratto di fegato secco), e superalimentazione
tramite assunzione di succhi, vegetali freschi e biologici
e zuppa d’Ippocrate (non indispensabile), nonché
somministrazione di svariati presidi curativi (composto di
potassio, enzimi pancreatici, estratti tiroidei, vit. B3
(niacina), vit. B12 (cobalamina), ecc.
Gerson ha sperimentato la sua terapia su
migliaia di pazienti, oltre che su sé stesso. Purtroppo,
come espressamente dice nel suo libro, non pochi pazienti
che si sottoponevano alle sue cure erano passati prima
dalla mannaia chemioterapica ed erano praticamente malati
terminali giudicati inguaribili.
Questa condizione ne indeboliva
esponenzialmente il corpo e la mente, lasciando quindi
minori speranze di successo. Ciononostante grandissima
parte dei suoi pazienti ha avuto remissioni definitive.
Esiste un ospedale Gerson in Messico e
una clinica in Ungheria. Presso le clinica messicana è
disponibile un ricovero per 3 settimane di terapia
completa ad un costo orientativo di 27.000 $ mentre nella
clinica ungherese.
I
SUCCHI (Estratti Biologici di frutta e verdura)
I succhi della terapia Gerson sono
unicamente di tre tipologie. Seguendo la terapia completa,
per malattie gravi (cancro, sclerosi multipla,
tubercolosi, etc.), sono assunti in bicchieri di 250ml per
13 volte al giorno che consente di poter effettuare 4
clisteri di caffè (1 clistere per 3 succhi).
Possono essere limitati a 8 o 9 al
giorno in tutti gli altri casi di malattie meno gravi o
quando non si possa implementare la terapia completa per
ragioni varie, in questo caso bisognerà limitarsi a 3
clisteri di caffè per 9 succhi.
A colazione, per chi non ha problemi
legati alla cartilagine, si potrà assumere anche un succo
d’arancia.
1) Succo di Carote (300gr.)
2) Succo di mele e carote (utilizzare
250gr. di mele, possibilmente verdi, e di carote, pari a
circa 1 mela e 5 o 6 carote)
3) Succo di verdure
Per estrarre i succhi, che dovranno
essere rigorosamente biologici per i malati gravi,
bisognerà utilizzare un estrattore a bassi giri e
filtrarne eventuali scorie manualmente se si vuole evitare
di acquistare i più costosi Juicer (Norwalk e Pure
Juicer).
Consiglio di documentarsi
approfonditamente sui vari siti presenti in tutte le
lingue prima di intraprendere la terapia completa.
Il sito https://www.metodogerson.org
fornisce sufficiente documentazione per poter implementare
la terapia in breve tempo.
Questo tipo di terapia è quasi obbligata
per i pazienti terminali, con metastasi e precedentemente
trattati con chemioterapia, mentre si può optare per altre
terapie più blande e meno impegnative ((Breuss pura o in
aggiunta con altre terapie (Essiac, Aloe di Padre Zago,
ecc.)) se si è in una fase non terminale del cancro e non
sono presenti metastasi e comunque il cancro non è molto
avanzato.
Se leggete questo scritto prima di aver
intrapreso la chemioterapia, e non siete malati gravi,
consiglio vivamente di intraprendere la terapia Breuss (42
giorni) prima di pensare ad altre soluzioni. Infatti,
anche se la terapia Breuss non dovesse funzionare è
dimostrato che il cancro non avanza senza cibo solido e
proteine.
Non è piacevole doverlo dire ma
ricordate che c’è sempre chi guadagna sulle sfortune degli
altri.
I
CLISTERI DI CAFFÈ
I Clisteri di caffè sono una parte molto
importante della terapia Gerson e non vanno assolutamente
tralasciati perché contribuiscono grandemente al processo
di disintossicazione dell’organismo.
La procedura è piuttosto semplice: si
utilizza un cucchiaio di caffè biologico per ogni ½ litro
d’acqua (per gravi malattie acqua minerale) e non appena
l’acqua raggiunge la bollitura si versa lentamente la
polvere per evitare che fuoriesca la schiuma che si può
produrre.
Poi si mescola con gentilezza finché il
caffè non è stato assorbito dall’acqua e si copre con
coperchio lasciando bollire non meno di 3 minuti
(preferibilmente oltre i 10 min.). Si lascia raffreddare
fino a temperatura corporea (36-38 gradi), si filtra e poi
si procede all’enteroclisma (clistere) facendo attenzione
a non irrigare il colon troppo velocemente (il rubinetto è
regolabile) e non posizionare la sacca (o contenitore)
troppo in alto. Il clistere va trattenuto per non meno di
12 minuti e se si sentono dei crampi allo stomaco si può
massaggiare lo stomaco o seguire i consigli presenti sul
sito del metodo Gerson.
Andrebbe utilizzato almeno 1,5 litri di
acqua per effettuarlo ma si può adattare in base alle
esigenze e all’esperienza maturata (più o meno liquido).
Se non riuscite a trattenere il liquido per i minuti
richiesti e/o se non siete riusciti a farlo fluire tutto,
evacuate non appena sentite l’esigenza e poi continuate
con il restante liquido.
Le successive volte andrà sempre meglio,
comunque, col tempo, bisogna sforzarsi di trattenerlo
almeno per i 12 minuti richiesti. Come già detto si può
effettuare un clistere di caffè ogni 3 succhi Gerson, se
non si raggiungono questi requisiti si può sostituirlo con
camomilla.
Consigli
per i clisteri
Consiglio di acquistare un contenitore
di plastica per la raccolta delle urine delle 24 ore e una
sacca per enteroclisma (per utilizzarne il rubinetto e,
possibilmente il tubo).
1. Tagliare la parte posteriore del
contenitore delle urine dove inserire il tubo ed
acquistare un tubo di gomma trasparente in
ferramenta/idrauilica della misura adatta.
2. Inserire una parte del tubo
acquistato nella parte posteriore del contenitore di
plastica e l’altra nel beccuccio della sacca per
enteroclismi acquistata in farmacia o sanitaria.
3. Legare le estremità con fascette di
plastica per evitare che fuoriesca il liquido. Verificare
la tenuta del vostro dispositivo per enteroclismi ed
effettuate il vostro primo clistere con acqua tiepida per
poi passare a quelli di caffè o camomilla.
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